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Mirano, Green Power: si punta a salvare l’occupazione

Green Power
sciopero dipendenti Green Power davanti sede aziendaNon bastano i canonici 45 giorni per trovare l’accordo: la vertenza Green Power va ai tavoli istituzionali, con proprietà e parti sociali ai ferri corti, dopo un dicembre caldissimo di scioperi e confronti finiti con un nulla di fatto. L’azienda con sede a Zianigo, leader nel mercato del fotovoltaico, ha presentato un piano industriale che prevede 36 esuberi su 71 posti di lavoro. Si tratta per la maggior parte di giovani tecnici, assunti con prospettive di carriera, e che ora invece rischiano già di trovarsi senza lavoro, dopo che il gruppo guidato dai fratelli Christian e David Barzazi ha di recente ceduto il 51% del capitale sociale a GGP Holding Srl, società controllata dalla milanese Innovatec Spa, per un controvalore di 7,6 milioni di euro. “Non si capisce il motivo di questi esuberi – afferma il delegato della Fiom- Cgil Giuseppe Minto – la società gode di ottima salute: sì il fotovoltaico è in crisi, ma i bilanci dell’azienda sono in attivo”. I sindacati accusano il gruppo di aver effettuato una manovra speculativa per scaricare sui lavoratori il costo delle compravendite azionarie. “Insieme al piano industriale – continua Minto – chiediamo che si apra anche una discussione in merito all’utilizzo degli ammortizzatori sociali: uscite volontarie incentivate, cassa integrazione, contratti di solidarietà, a tutela dei posti di lavoro”. I lavoratori temono però anche una “fuga” di Green Power da Mirano, dopo che i sindacati hanno ventilato l’ipotesi che i 36 esuberi siano solo il prologo al trasferimento di tutta l’attività a Milano, dove ha sede Innovatec. A rischio sarebbero dunque tutti e 71 i dipendenti. Ipotesi questa smentita dai vertici aziendali: “Il gruppo non lascerà Mirano: gli esuberi rispondono solo a una logica di riorganizzazione aziendale – spiegano dalla proprietà. Il Consiglio di amministrazione della società ha approvato un progetto finalizzato all’aumento della propria competitività, in ottica di ulteriore crescita e consolidamento della posizione di leadership nel settore. Ogni notizia sul trasferimento della sede a Milano o addirittura della cessazione dell’attività, è infondata: Green Power ha sempre lavorato per l’aumento di valore per i suoi azionisti e la riorganizzazione della struttura, finalizzata a ottimizzare i costi fissi, ha lo scopo di permettere alla società di affrontare con più sicurezza e maggiore stabilità le oscillazioni del mercato. Siamo dispiaciuti per la necessità di ridurre i posti di lavoro, ma faremo di tutto per trovare soluzioni che rendano questo processo il più condiviso e veloce possibile”. di Filippo De Gaspari
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