Uno sconto del 20% sull'acquisto di un televisore in cambio di uno vecchio di tre anni
Da oggi, lunedì 23 agosto, si può fare domanda per il bonus tv. Si tratta di un incentivo fino a 100 euro per la rottamazione del vecchio televisore e l'acquisto di uno nuovo, compatibile con lo standard tecnologico di trasmissione del digitale terreste Dvbt-2/Hevc Main 10. A differenza del precedente incentivo, che rimane in vigore ed è cumulabile, questo contributo si rivolge a tutti i cittadini senza limiti di reddito. La misura è stata promulgata dal ministro Giorgetti e costerà allo Stato 100 milioni di euro. La finalità è quella di accompagnare il ricambio del digitale terrestre, che partirà il prossimo 15 ottobre e si completerà all'inizio del 2023.
Bonus tv 100 euro, le note tecniche
L'incentivo può raggiungere il 20% del costo dell'apparecchio, con un tetto massimo di 100 euro. L'agevolazione vale fino al 31 dicembre 2022 «salvo anticipato esaurimento dei fondi disponibili» e non richiede alcuna certificazione Isee, quindi non è legato a reddito e patrimonio familiari. Viste le quasi 10 milioni di famiglie potenzialmente interessate è probabile un rifinanziamento con la prossima Legge di Bilancio. I requisiti da soddisfare sono tre: la residenza in Italia, la rottamazione di un apparecchio «obsoleto» (cioè acquistato prima del 22 dicembre 2018) ed l'attestazione del pagamento del canone Rai. Senza aver dismesso una vecchia tv o non pagando l'obbligatorio canone televisivo, quindi, è impossibile accedere al contributo statale. Sono però ammessi al bonus anche gli over 75 esonerati dall'imposta legata al possesso del televisore.
Come fare domanda
La rottamazione può avvenire consegnando il vecchio apparecchio al negoziante o alle discariche autorizzate. Bisogna quindi fornire loro un modulo pdf scaricabile dal sito del ministero dello Sviluppo, che consiste in una autodichiarazione dei requisiti. Il documento deve essere controfirmato dal rivenditore e consegnato quando si fa il nuovo acquisto (anche online). In allegato il codice fiscale di chi compra e una copia di un documento d'identità . Il commerciante inserirà le informazioni su una piattaforma telematica dove l'Agenzia delle Entrate confermerà i requisiti. La procedura di accreditamento dei negozi è sbloccata e l'importo può essere recuperato dal venditore con il credito d'imposta. Ogni famiglia può richiedere il bonus tv da 100 euro una sola volta. Quest'ultimo, se si hanno più televisori, è poi sì cumulabile con il vecchio bonus per il decoder esterno (se si ha un Isee entro i 20mila euro), ma il secondo sconto scende da 50 a 30 euro.
La verifica della tv
Il cambio del digitale terrestre, come detto, partirà con un primo step dal prossimo 15 ottobre, quando alcuni programmi verranno trasmessi esclusivamente con la codifica Dvbt/Mpeg4, che renderà visibili i canali solo in alta definizione (HD). Il riassetto dalla codifica Dvbt/Mpeg2 avverrà poi a scaglioni nelle varie aree regionali entro il 2022 (tra maggio e giugno nel Lazio). Da gennaio 2023, quindi, ci sarà il passaggio definitivo al nuovo standard Dvbt-2/Hevc Main 10. In questo caso, per capire se la propria tv è compatibile con la nuova tecnologia, ci si può sintonizzare sui canali test 100 (Rai) e 200: se appare la scritta Test Hevc Main10, vuole dire che la tv è già adatta alla ricezione.
Dopo il bonus terme, un'altra misura controversa
Con la crisi economica post pandemia, tra le misure economiche messe in atto dai Governi, le criticità della misura promulgata dal Ministro allo Sviuppo Economico -il leghista Giorgetti- sono evidenti e discusse in questi giorni. Anzitutto il costo di questo bonus tv, 100 milioni di euro, ma soprattutto il fatto che questa misura non sia sottoposta a limiti di reddito ISEE. Manca quindi proporzionalità tra chi può o meno comprare un nuovo televisore. Le similitudini con il Bonus Terme, sempre promulgata da Giorgetti sono evidenti ed entrambi i bonus non andranno incontro alle necessità della popolazione vessata dalla crisi. Enrico Caccin
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