L'aula della Camera ha rinviato in Commissione la proposta di legge sul salario minimo, le opposizioni insorgono:"Il governo fugge dalla realtà"
La proposta di legge sul salario minimo, con uno scarto di 21 voti, è stata rinviata dalla Camera in commissione lavoro. Questa decisione, presa su richiesta del presidente della commissione, Walter Rizzetto, impedisce così il voto finale precedentemente programmato prima della pausa estiva. Tale mossa ha impedito la cristallizzazione delle diverse forze politiche su una questione di grande appeal e sensibilità sociale, evitando un netto sì o no. L'opposizione, con una petizione votata al salario minimo legale di nove euro l'ora, ha raccolto mezzo milione di firme, eccezion fatta per Italia Viva. In un acceso dibattito in aula, il centrodestra ha bocciato sostanzialmente la proposta.
Le parole del centro e della destra sul Salario Minimo
La maggioranza ha giustificato il rinvio richiamando una proposta simile del Movimento Cinquestelle nel 2014, sottolineando che il salario proposto all'epoca era di nove euro, la stessa cifra della proposta attuale. L'opposizione ha attaccato questa decisione, accusando la maggioranza di mancare di coerenza e chiedendo spiegazioni sulle motivazioni economiche e sociali dietro questa scelta o se si trattasse solo di una cifra arbitraria. Per Maurizio Lupi di Noi Moderati - Italia al centro, "il salario minimo imposto dallo Stato non risolve il problema del lavoro povero, meglio farlo puntando invece sulla contrattazione collettiva, come indicato anche dal Cnel di Renato Brunetta". La maggioranza assicura che il rinvio in commissione non è un tentativo di eludere la questione, ma una strategia per studiare una soluzione adeguata.
Aspre critiche da parte dell'Opposizione, il centrosinistra "Scappate dalla realtà e dalle vostre responsabilità"
L'opposizione, invece, critica aspramente la decisione, accusando la maggioranza di "presentarsi senza proposte concrete e di abbandonare milioni di lavoratori poveri". Così Elly Schlein, Segretaria del PD denuncia la mancanza di senso di vergogna nel "lasciare una generazione alla precarietà e all'incertezza: invito la maggioranza a un dibattito in aula e a votare contro la proposta se sono contrari, la loro scelta è pavida e cinica". Gruppi come l'Alleanza Verdi e Sinistra, Piu' Europa e Azione si oppongono duramente al rinvio in commissione. Giuseppe Conte del Movimento Cinquestelle avverte che non consentiranno il "delitto perfetto" di far morire la legge in Commissione attraverso il rimpallo tra Cnel e maggioranza.
Enrico Caccin
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