Stato di emergenza dei territori colpiti e di provvedere allo stanziamento dei primi fondi
“L’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Nord Italia e, in modo particolare, il Veneto, necessita di risposte rapide, in termini di sostegni economici e ristori. - afferma il senatore UDC Antonio De Poli - Al Governo chiediamo di dichiarare lo stato di emergenza dei territori colpiti e di provvedere allo stanziamento dei primi fondi per affrontare una situazione che sta mettendo in ginocchio un’intera regione”. “Sto seguendo in queste ore con la massima attenzione l’evolversi della situazione, in stretto contatto con Protezione civile e Prefetto. Stamane la rottura dell’argine Muson a Camposampiero ha costretto le autorità competenti ad intervenire evacuando le abitazioni. Siamo preoccupati: a pagare i danni sono soprattutto le imprese e le attività produttive, a partire dalle aziende agricole ma anche negozi e attività commerciali, alberghi e hotel nella zona delle Terme euganee. Migliaia di ettari di terreni con colture, frutteti, uliveti e vitigni sono stati devastati dalla terribile ondata di pioggia che si è abbattuta in molti territori, tra cui nella Bassa Padovana”.
Protezione civile
“Vorrei esprimere la mia gratitudine per il loro operato a quanti come volontari della Protezione civile, Vigili del fuoco e forze dell’ordine, in queste ore drammatiche, stanno lavorando per assistere le comunità coinvolte”, aggiunge De Poli secondo cui “questi eventi eccezionali sono sempre più frequenti e impongono un cambio di rotta nelle politiche di prevenzione e contrasto al cambiamento climatico”.
Dissesto idrogeologico
“Le risorse del Pnrr vanno investite in via priorità nella lotta contro il dissesto idrogeologico. Bisogna assolutamente garantire una spesa efficiente dei fondi europei e nazionali, a partire dalle risorse del Next Generation EU, per finanziare gli interventi per la sicurezza idrogeologica. - conclude De Poli - Purtroppo, dal 2010 al 2023, nell’arco di 13 anni, sono stati spesi mediamente 3,3 miliardi all’anno per fronteggiare i danni causati dalle diverse calamità. La spesa media annua per gli interventi sulla sicurezza dei territori, dal 2009 al 2019, è stata di 329 milioni. E’ il momento di cambiare paradigma: passare dall’emergenza alla prevenzione. E’ ora di mettersi alla stanga, non è una questione di destra o di sinistra”,
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