Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Questione Noventana: le parti politiche si esprimono sulle operazioni

Scintille sulla questione-Noventana: le parti politiche si esprimono su un tema centrale per le ricadute che le operazioni in corso hanno sulla vita e sul futuro prossimo dell’intero paese

“Pensare ad uno sviluppo di Noventana partendo dalla soppressione delle destinazioni d’uso essenziali per dare un centro vitale al paese vuol dire condannare una comunità a non avere la possibilità di costruire un luogo identitario organizzando funzioni che fanno centralità come: servizi di interesse pubblico, luoghi di aggregazione attività commerciali, parcheggi verde il tutto attorno ad una piazza aperta verso il sagrato della chiesa per restituire visibilità e vivibilità, a questa località". "Questo che sta avvenendo è un pastrocchio urbanistico fatto senza una seria riflessione, di cosa si andava a cambiare – così la pensano gli esponenti del gruppo di opposizione di Noventa Padovana, capitanati da Fabio Borina – in campagna elettorale si è sbandierato il progetto che ben conoscete di un edifico con più funzioni pubbliche, con poste, giardini pensili, una piazza, del verde dei parcheggi in linea con un pensiero proposto e condiviso da tutti perché il più logico". "Ora tutto viene cancellato, coperto da un polo dell’infanzia che occupa tutta l’area fino ad arrivare in strada, senza parcheggi e con pochissimo verde. E tutto quello che tutti pensavamo non sarà più realizzato visto che questa diventa una soluzione irreversibile. L’urbanistica non è il gioco delle 3 carte”. “Giova ripetere tutte le cose dette in questi mesi per capire l’evoluzione di questa scelta definita la più veloce per dare una risposta a Noventana. Veloce non è sinonimo di scelta migliore, o più adatta, o meglio ragionata più ragionata; di certo non è una soluzione condivisa ma la più invasiva: specie nei confronti di una comunità parrocchiale che, all’improvviso e apprendendo la notizia dai giornali, si è vista piombare la scuola materna pubblica proprio davanti casa – sottolinea Borina – mi chiedo quante volte nelle pianificazioni urbanistiche si è proceduto eliminando dal centro di un paese aree destinate a piazze, parcheggi, edifici con funzioni pubbliche e di interesse pubblico per collocare al loro posto una scuola dell’infanzia? Quanti parrocchiani sentiranno questo come una sconfitta, una scuola fatta proprio con il sudore della comunità che ora deve ammainare la bandiera anche grazie a questa scelta". "Se si aveva a cuore la comunità di Noventana non è certo creando le condizioni per la soppressione delle sue opere, delle sue attività più importanti che la si aiuta! C’è un disegno su Noventana che salta completamente perché viene eliminato quello che doveva essere il cuore, il fulcro identitario della rigenerazione di questa comunità. Si era iniziato con l’acquisizione del parco fornace e con il trasferimento in zona centrale dei volumi residenziali previsti nel parco, con l’implementazione degli impianti sportivi, con la realizzazione del centro civico, la caserma dei carabinieri, gli interventi per la salvaguardia idraulica e le nuove prospettive di accordo pubblico privato sulla grande area davanti alla caserma dei carabinieri". "Il tutto avviene con l’assenza della fase del coinvolgimento e della consultazione di cittadini e portatori di interesse. Un passaggio che, seppur previsto dalla legge, non è stato mai attivato dall’Amministrazione Comunale. Non sono stati sentiti in proposito né i cittadini, né l’istituzione scolastica né altri titolati per il confronto”. La nuova Amministrazione su Noventana, sin dall’insediamento, si è mossa con molteplicità di azioni a tutti i livelli per portare a casa la nuova variante. “Si tratta di una decisione che ha basi razionali – commenta il sindaco Marcello Bano – la scuola materna si sposta da un parco monumentale, che recupera la propria integrità, per andare ad occupare il sito di una ex- scuola. L’asilo parrocchiale di Noventana? Adesso conta meno di 30 iscritti, impiegando 6 addetti: sarà quindi inglobato nella nuova scuola che, per mantenere il carattere identitario locale, continuerà a portare anche lo stesso nome di adesso, ovvero S. Pio X. Altro che non coinvolgimento della Parrocchia! l’Amministrazione Comunale vuole aiutare la Parrocchia di Noventana. Abbiamo già una perizia di stima per prendere in carico la vecchia scuola e rilevarla e a breve andremo a trattativa. La scelta del polo scolastico ci sembra la migliore e la più intelligente per realizzare la riqualificazione locale la più indicata per ridare fiato anche alle attività commerciali del posto". Il centro polifunzionale di Noventana? "Sorgerà presso il sito della ex fornace. Ad oggi non vi è alcun progetto, perché non previsto nel piano triennale dei lavori, ma questa Amministrazione lo inserirà nel piano finanziato dal PNRR che è in lavorazione per il prossimo anno, abbiamo in mente di collocare nell’area una sala civica, aule studio, spazi per mostre e manifestazioni. E sarà un super-centro con architetture di alto pregio". Il confronto con i cittadini? "Certamente è previsto, presenteremo il progetto dopo aver chiuso la trattativa con la Parrocchia di Noventana. Si tratta di portare avanti una idea di visione integrata dei servizi; certo imprevisti ne abbiamo avuti: vedi da ultimo anche il fuori-programma della bonifica dell’area dietro la ex scuola Anna Frank...lì ci facevano giocare i bambini e nessuno si era mai preso carico del problema”. Tempi di realizzazione previsti? “24 marzo espletamento della gara per l’affidamento dei lavori della scuola materna, inizio lavori ad agosto e realizzazione del plesso entro il 2023; entro il 2024 sarà realizzato l’asilo Nido, nel 2025 il Centro polifunzionale nel sito della ex fornace. Sono tempi da record – puntualizza il sindaco – soprattutto se si pensa che ad ottobre dello scorso anno di tutto questo non c’era nulla. Devo dire che, per fare ciò una grossa mano ce l’ha data la Regione, in primis il Presidente Luca Zaia, insieme al Ministero dell’Istruzione e ai funzionari della Regione Veneto, in particolare la task force edilizia scolastica guidata dall’architetto Alessandro Sacchet”. Nadia Zorzan
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione