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SICUREZZA URBANA. PADOVA EST

E’ boom nel padovano di truffe contro gli anziani. 275 i casi accertati dai carabinieri

Allarme truffe nel padovano: furti con inganno e raggiri agli anziani in aumento del 51,1%, 105 denunciati (+184%) e 92 incontri informativi dei carabinieri per insegnare a non aprire agli sconosciuti e chiamare il 112

E’ boom nel padovano di truffe contro gli anziani. 275 i casi accertati dai carabinieri

Dai carabinieri nel padovano stati accertati 275 casi di furti con inganno in abitazione, o truffe a danno di anziani. Un fenomeno in aumento del 51,1 % rispetto ai 182 dell’anno precedente. Nel 38,2 % dei casi gli autori sono stati individuati e deferiti all’autorità giudiziaria. 105 le persone denunciate (in stato di arresto o di libertà), in aumento del 184 % rispetto alle 37 del periodo precedente.

I dati, se da un lato ci trasmettono lo sforzo e la determinazione dei carabinieri nel contrastare il fenomeno, dall’altro ci testimoniano come sia oramai radicata nelle potenziali vittime una consapevolezza che permette di attivare tempestivamente i carabinieri e bloccare i malfattori. Particolare impegno è stato dedicato all’attività di informazione alla cittadinanza.

Gli incontri, organizzati con Comuni e parrocchie per orientare i residenti su come difendersi, hanno riscosso il plauso della popolazione. Il consiglio dei carabinieri è quello di non far entrare in casa sconosciuti il cui arrivo non sia già atteso, e contattare immediatamente il pronto intervento 112. Nel padovano ci sono stati 92 incontri a cui hanno partecipato più di 3900 persone.

Le truffe sono le più svariate. Particolare preoccupazione destano le truffe on line, sulle piattaforme digitali, quando il venditore invece di ricevere il pagamento viene indotto ad eseguire un accredito all’acquirente truffatore recandosi presso uno sportello automatico. Un’altra truffa è la telefonata del finto carabiniere o avvocato che riferisce di un congiunto che ha fatto un grave incidente, chiedendo di pagare una cauzione per il suo rilascio.

Vi sono poi truffatori che si presentano a domicilio come appartenenti alle forze dell’ordine che stanno conducendo indagini sulla falsificazione delle banconote e che chiedono di vedere il denaro contante custodito. Altri invece, accedono alle abitazioni fingendosi operatori delle utenze domestiche.

In ogni caso, sottolineano i carabinieri, in cui possano sorgere dubbi sulla liceità di quanto sta accadendo, bisogna rivolgersi alla stazione carabinieri più vicina. (a.a.)

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