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12.10.2025 - 13:17
Torna all’attenzione del mercato immobiliare l’ex scuola media ed ex anagrafe, edificio storico di via Torino all’angolo con via Roma, oggetto del secondo esperimento di asta pubblica promosso dal Comune.
La base d’asta è fissata a 458.100 euro, in calo rispetto ai 509mila richiesti nel primo tentativo del 2023, andato deserto. L’immobile, libero da vincoli e ipoteche, interessa un’area di 3.081 metri quadrati e attende un acquirente pronto a trasformare uno spazio che da oltre vent’anni si erge abbandonato lungo la trafficatissima Ss 516. L’edificio fu costruito tra il 1937 e il 1939 su progetto dell’ingegner Giacomo Turcato, fratello dell’allora podestà Stefano, in un lotto che fino al 1936 ospitava il campo sportivo Umberto Maddalena.
I lavori iniziarono grazie a un contributo statale destinato ad opere per orfani di guerra, portando alla realizzazione di una struttura moderna in cemento armato, laterizio e mattoni. Nata come casa del fascio, divenne presto un punto di riferimento polifunzionale. Durante l’occupazione inglese la sala fu utilizzata per concerti e balli, successivamente gestiti da reduci e in seguito affittata a privati per spettacoli cinematografici. Nel dopoguerra l’immobile cambiò più volte destinazione: casa del popolo, dopolavoro, ambulatorio medico, ufficio dazio e collocamento. Nel 1962 fu ristrutturato come scuola media, quindi nel 1988 ospitò i vigili urbani e una succursale comunale con servizi demografici e assistenziali, mantenendo una sala barbiere al piano terra. Con il trasferimento degli uffici nella nuova sede di viale del Lavoro, nel 2004 l’edificio fu dismesso e da allora non ha ricevuto manutenzione. Dopo il via libera della Regione, è stata decisa la demolizione per la perdita del pregio architettonico a causa di rimaneggiamenti profondi e irreversibili.
“Con questo secondo bando vogliamo rilanciare l’area” spiega il vicesindaco e assessore al patrimonio Leonardo Volpin “rendendola più attrattiva. Puntiamo a nuovi spazi di vita urbana, valorizzando piazza Liberazione e le aree commerciali circostanti. Ci auguriamo che il bando susciti l’interesse di chi vuole investire a Ponte San Nicolò”. Sulla stessa linea il sindaco Gabriele De Boni: “L’obiettivo è vedere aree abbandonate tornare a vivere, mescolando spazi pubblici, associazioni e attività economiche. Questo secondo esperimento di vendita è un passo concreto verso la rigenerazione urbana”. I plichi con documentazione amministrativa e offerta economica dovranno pervenire agli uffici entro le 13 del 25 ottobre, mentre la gara si terrà il 5 novembre alle 10 nella sede municipale.
Alessandro Cesarato
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