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Caos trasporti a Ponte San Nicolò: studenti e famiglie chiedono risposte a BusItalia

Ritardi e corse saltate mettono in crisi studenti e famiglie: Ponte San Nicolò chiede a BusItalia più informazione e concertazione con Padova

bus

Foto di repertorio

Con il mese di settembre i disagi del trasporto pubblico locale sono diventati un problema quotidiano, soprattutto per gli studenti che devono raggiungere scuole e università. Ritardi, corse saltate e deviazioni improvvise hanno creato una situazione sempre più difficile, che le famiglie segnalano da giorni. Sui social e nelle segnalazioni dirette al Comune emergono storie simili. Autobus che non passano, coincidenze saltate, attese infinite alle fermate. Per molti genitori significa dover riorganizzare gli orari di lavoro per accompagnare i figli, mentre i ragazzi rischiano di arrivare in ritardo alle lezioni. Il Comune si è mosso chiedendo chiarimenti a BusItalia. La società ha risposto che non ci sono state variazioni rispetto al precedente orario invernale, salvo alcune modifiche sulle corse da e per Granze. Ha inoltre ricordato che ogni decisione è condivisa con il Comune di Padova e che l’utenza viene informata regolarmente informata attraverso canali diversi. Una spiegazione che però lascia irrisolte le criticità sul territorio. Ponte San Nicolò, come altri Comuni della cintura, non viene coinvolto nelle scelte che incidono direttamente sulla mobilità dei propri cittadini. “È inaccettabile che BusItalia non informi i Comuni” sottolinea il sindaco Gabriele De Boni “e che veniamo a sapere dei disagi solo dai cittadini. Chiediamo più condivisione e concertazione, anche perché con le nuove linee del tram la viabilità e il servizio cambieranno radicalmente”.

 Accanto al sindaco si è attivato l’assessore ai trasporti Nicolò Pegoraro, che ha inviato una nota formale a BusItalia per ribadire la posizione del Comune. Non solo. De Boni ha chiesto che il tema del trasporto venga discusso nella prossima riunione del Co.Me.Pa., il coordinamento dei Comuni dell’area padovana. Il sindaco sottolinea che i disagi non riguardano solo chi prende l’autobus, ma anche il traffico interno al paese. Più auto in circolazione per accompagnare i ragazzi a scuola significano infatti maggiori code, difficoltà di parcheggio e un impatto sulla vivibilità delle strade. “Ponte San Nicolò non vuole subire decisioni prese altrove senza essere interpellato. In un territorio che ogni giorno si sposta verso Padova per studio e lavoro” conclude De Boni “il trasporto pubblico è un servizio essenziale e strategico. Per questo il Comune chiede rispetto, informazioni puntuali e un dialogo diretto, a tutela di cittadini e studenti che oggi vivono i disagi sulla propria pelle”.

Alessandro Cesarato

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