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21.12.2021 - 16:59
Il motivo è presto spiegato: le tasse che Unipd può chiedere ai propri studenti non possono superare il 20% nel rapporto con gli FFO, i fondi statali destinati alle università italiane. “Molte università attualmente escludono i fuori corso e internazionali da questo calcolo, rientrando così nella soglia massima, tuttavia si tratta di studenti e studentesse come tutti gli altri, far gravare su di loro e sulle loro famiglie un servizio che dovrebbe essere pubblico è ingiusto”. Ma allora come fa il Governo a consentire questa procedura? “Durante il Governo Monti è stato emanato il Decreto Legge 95/2012, convertito poi in legge 135/2012, che cercava di istituire l’esclusione dei fuoricorso dal conteggio del 20% della contribuzione. Tuttavia, le sentenze in Consiglio di Stato conseguenti ai ricorsi al TAR Lombardia, riguardanti lo sforamento del tetto del 20% per l’Università di Pavia negli anni 2010, 11 e 12, hanno invece stabilito che questa esclusione possa avvenire solamente se viene emanato ogni anno un Decreto Ministeriale a riguardo” ecco che quindi la tassazione diventa “fuorilegge”.
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