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26.05.2022 - 10:27
Economia, comunità, cura, cultura, ambiente e memoria. Sono gli ambiti in cui la ristorazione e i pubblici esercizi rivestono un ruolo fondamentale e ripresi anche nella Carta dei valori della ristorazione italiana Dopo la presentazione, avvenuta a Roma lo scorso novembre, alla presenza del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, a Padova la “Carta” è stata sottoscritta, per attestarne la condivisione dei contenuti, dal Presidente della Camera di commercio, Antonio Santocono, dal Presidente della Provincia, Fabio Bui, dal Sindaco di Padova, Sergio Giordani, dall’Assessore al commercio del Comune di Padova, Antonio Bressa e dal Dirigente Scolastico dell’Istituto alberghiero “Pietro d’Abano”, Carlo Marzolo. A fare gli onori di casa, il Presidente APPE Erminio Alajmo. Gli interventi degli ospiti sono stati preceduti da una relazione dell’editore in campo gastronomico, Ferruccio Ruzzante. La Carta, nelle intenzioni di APPE, rappresenta anche le linee-guida per la ristorazione dei prossimi anni: una ristorazione di ripartenza, dopo i due anni di pandemia che hanno segnato profondamente un intero comparto economico. "Presentare a Padova la Carta dei Valori – dichiara Erminio Alajmo – è un piacere e un onore, soprattutto in questo momento in cui molti valori sembrano entrare in crisi. Più che di ripartenza parlerei di vera e propria rinascita, nel riappropriarci di valori culturali antichi, qualche volta dimenticati, che devono guidarci nella gestione delle nostre imprese: la curiosità che muove la ricerca, la cura per le persone, le cose e l’ambiente che ci circonda, l’attenzione per il nuovo e “il bello”, l’amore per il lavoro che genera un’economia a sostegno di tutto il territorio". Concetti come stagionalità, territorio, cura e ambiente, ma anche comunità e memoria, confermati anche dal Presidente APPE " Ristorazione significa condivisione: di valori, prima di tutto, ma anche di memorie, felicità e cultura in senso più ampio. Condivisione che va ricercata con tutti i nostri interlocutori: fornitori, dipendenti, collaboratori e consumatori: solo così si chiude il cerchio della “buona ristorazione”. " C'è un forte interesse da parte nostra in quanto rappresenti del sistema delle imprese a sottoscrivere il documento per il valore intrinseco che questo documento possiede - aggiunge il Presidente della Camera di commercio, Antonio Santocono - La pandemia ha cambiato le priorità della nostra vita e alcuni valori sono cambiati come quello della qualità della vita, della salute e dall'alimentazione. Il documento vuole dare un segno di una ripartenza e mettere insieme in un'unica filiera il mondo della produzione agricoltura con quello della ristorazione. Il documento fa sì che qualunque esercizio che decidesse di sottoscrivere questo documento, diventa un ambasciatore della cultura della ristorazione. In tal senso si assumano delle responsabilità fondamentali perché la ripresa di questo settore sia una ripresa non soltanto momentanea ma significativa per la crescita economica del nostro territorio " " Dobbiamo fare sistema e renderlo performante per le nuove sfide. Abbiamo delle eccellenze uniche nel nostro territorio - sottolinea il Presidente della Provincia, Fabio Bui - Dobbiamo parlare di quello che abbiamo e rappresentarlo nei migliore dei modi. Le individualità e le eccellenze sono importanti, ma creato un sistema. "
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