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Padova, Nas e Ispettorato del lavoro. Aumentati controlli e multe del 30%

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Carabinieri, Nas e Ispettorato del lavoro presentano il rapporto sull'anno 2023

Nella sola provincia di Padova sono state effettuate 1.303 ispezioni e controlli da parte del N.A.S. Complessivamente le attività ispettive e di contestazione sono aumentate del 33% rispetto all’anno 2022. I controlli hanno portato a:
  • 258 infrazioni amministrative (inerenti sicurezza alimentare -  igiene delle produzioni alimentari – mancanza piano autocontrollo HCCP - mancata etichettatura alimenti – mancata rintracciabilità cibi e alimenti in genere – omessa indicazione allergeni -  sicurezza sul lavoro igiene – mancata formazione personale – omessa registrazione e autorizzazioni sanitarie – vendita alimenti e cibi scaduti) per un ammontare di euro 477.000,00;
  • 159 sequestri amministrativi di immobili per un valore di euro 5.000.000,00 (causa gravi carenze igienico sanitarie - mancata autorizzazione /registrazione sanitaria - gravi carenze strutturali esercizi) e sospensioni delle conseguenti attività;
  • 83 diffide amministrative al ripristino di lievi conformità rilevate come da normativa in vigore (per violazioni prontamente sanabili e/o che non costituiscono rischio per la salute pubblica senza adozione di sanzioni amm/ve);
  • 29 denunce stato libertà all’Autorità Giudiziaria per varie tipologie di reato: (frode in commercio – cattivo stato di conservazione di cibi e alimenti - esercizio abusivo della professione sanitaria – commercio alterazione di cibi avariati o contraffatti - mancate ottemperanze sulla sicurezza del lavoro e antincendio – uso e detenzione di sostanze dopanti – mancata registrazione e tenuta farmaci psicotropi – vai reati di falso materiale in certificazione/attestati di formazione professionale)
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Pubblici esercizi

Per i soli pubblici esercizi quali ristoranti, bar e pasticcerie e assimilabili sono state effettuate:
  • 613 ispezioni e controlli in genere;
  • 179 infrazioni amministrative;
  • 59 sequestri amministrativi di immobili e sospensioni delle relative attività;
  • 77 diffide amministrative al ripristino di lievi difformità rilevate;
  • 13 denunce in stato libertà all’Autorità Giudiziaria;

Tutela della salute pubblica

Cenni sulle operazioni di servizio più significative per la tutela della salute pubblica del 2023:
  • eseguiti sequestri amministrativi con relativa distruzione di alimenti etnici, presso esercizi di vendita e somministrazione al pubblico, con contestazioni amministrative e denunce in stato di liberà alla Procura della Repubblica, per vendita/commercializzazione di alimenti in cattivo stato conservazione, presso vari esercizi della città di Padova e comuni limitrofi;
  • sequestrate 18 mila tonnellate di mais contente sostanze pericolose per la salute pubblica (aflatossina, comunemente definita fungo), commercializzati agli allevamenti di animali destinati all’alimentazione, con conseguente denunce in stato di liberà alla Procura della Repubblica di due persone che operavano nell’alta padovana;
  • denunciato in stato di liberà alla Procura della Repubblica il gestore di un ambulatorio medico abusivo, per esercizio abusivo della professione sanitaria con contestuale sequestro eseguito nell’alta padovana ove venivano eseguite terapie riabilitative;
  • sequestrati amministrativamente circa 1500 confezioni di farmaci veterinari effettuati, in più circostanze, nel camposampierese/cittadellese, in quanto commercializzati senza le previste prescrizioni mediche per la cura di animali da affezione e utilizzati presso allevamenti di animali destinati all’alimentazione, con sanzioni amministrative a carico di veterinari, farmacisti e allevatori;
  • denunciato in stato di liberà un infermiere che esercitava la professione abusivamente senza titoli abilitativi ed esibendo false attestazioni professionali presso varie RSA della città e della bassa padovana;
  • sequestrato due studi dentistici e tre centri estetici con conseguenti sanzioni amministrative e denunce in stato di liberà dei gestori per esercizio abusivo della professione sanitaria in città e nella bassa padovana;
  • denunciati in stato di libertà per frode in commercio diversi gestori e proprietari di esercizi pubblici che somministravano il noto cocktail “spritz” vantando utilizzo di aperol/campari che venivano sostituiti con liquori a basso costo, in citta e nella zona termale.

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Padova

Aumento del 20% dei controlli rispetto al 2022. Le verifiche hanno riguardato un ampio spettro di settori macro economici e sono state avviate sia su segnalazione dell’Arma territoriale, in ragione della capillarità sul territorio, sia nell’ambito delle campagne d’intervento disposte dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro unitamente al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri: dall’agricoltura al manifatturiero, dall’edilizia al commercio, dai pubblici esercizi alle imprese che forniscono servizi ad altre imprese o ai cittadini, il  N.I.L. ha ispezionato ben 202 aziende (163 nel 2022). A molti dei controlli effettuati sono seguite sospensioni delle attività imprenditoriali. La tendenza è in forte aumento, quasi il doppio rispetto allo scorso anno: 53 attività sospese, di cui 16 per il solo impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria (in nero) in misura pari o superiore al 10 % del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, 10 sospensioni per l’impiego di personale in nero e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, 27 sospensioni per gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Inoltre, sono state contestate sanzioni accessorie relative alle 53 attività sospese per un importo complessivo di euro 100.380,00, pari al 76% di quello contestato. Sono stati trovati 113 lavoratori in nero, di cui 34 non in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri (nel 2022, 61 lavoratori in nero di cui 20 non in regola con la normativa sull’immigrazione). Il settore maggiormente colpito dalle irregolarità è il manifatturiero anche se non sono estranei a contestazioni tutti i settori controllati.

Le ispezioni

Complessivamente sono state ispezionale 202 aziende, 95 per vigilanza di tipo ordinario, cioè volta alla verifica della corretta applicazione dei contratti di lavoro e dell’adeguato mansionamento dei lavoratori dipendenti, mentre 107 riguardano la vigilanza di tipo tecnico, riferita alla sicurezza dei luoghi di lavoro e tutto cio’ che attiene al decreto legislativo 81/2008 (formazione dei lavoratori, visite mediche, documenti di valutazione dei rischi, piano d’evacuazione, misure di primo soccorso, misure antincendio). Irregolarità che raggiungono percentuali significative se si pensa che nella vigilanza ordinaria vengono rilevate nell’80% dei casi, mentre nelle ispezioni di tipo tecnico in circa il 96% delle verifiche. L’aumento delle ispezioni ha portato a contestare sanzioni per euro 354.764,00 riconducibili ad ammende e contestazioni amministrative, mentre nel 2022 le contestazioni ammontano a euro 65.384,00. Un importo quindi più che quintuplicato rispetto al 2022. Complessivamente sono state denunciate in stato di libertà 70 persone per violazioni della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 81/2008), mentre 10 persone sono state deferite per violazione dell’art. 22 c. 12 d.lgs. 286/98 (impiego di lavoratori stranieri irregolari). Infine sono state avviate mirate attività investigative per verificare lo sfruttamento della manodopera clandestina (603 bis C.P.) e fenomeni di caporalato nei settori dell’agricoltura e del confezionamento dell’abbigliamento.
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