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22.03.2023 - 05:12
È quello di Paolo Mazzetto il nome a sorpresa che il locale centrodestra, più unito che mai, ha deciso di giocarsi per le elezioni di maggio. Dopo le sconfitte del 2013 e del 2018, la scelta questa volta è ricaduta su un candidato sindaco ancora senza tessera di partito e finora estraneo alle logiche amministrative. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di cercare di tradurre i consensi espressi dai piovesi per i partiti del centrodestra nelle tornate elettorali nazionali anche in quelle che riguardano la reggenza di palazzo Jappelli. Operazione che tuttavia nell’ultimo decennio proprio al centrodestra non è mai riuscita, anche perché - ed è cosa risaputa - gli elettori in questi casi guardano oltre i simboli. La presentazione ufficiale è avvenuta a metà marzo, in centro storico, alla presenza delle bandiere e di alcuni esponenti di spicco dei partiti che sostengono la candidatura. Per la Lega c’erano il sottosegretario della Giustizia Andrea Ostellari e il segretario provinciale Nicola Pettenuzzo, oltre ai sindaci di Arzergrande e Terrassa Padovana. Per Fratelli d’Italia la deputata Elisabetta Gardini, l’ex parlamentare Filippo Ascierto e il responsabile degli enti locali Mauro Fecchio. Forza Italia e l’Udc, partiti che in città da qualche tempo hanno perso una loro effettivo presidio, sono stati rappresentati dai coordinatori provinciali Luca Callegaro e Vincenzo Gottardo.
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