“Un comune ricco di risorse e popoloso con possibilità da valorizzare. Ma le forze di governo maneggiano in forma strumentale comunicazione e regolamenti, costringendoci ad essere solo spettatori”
Tempo di bilanci di fine anno anche per i gruppi di minoranza in consiglio comunale. “Abbiamo appena superato il semestre di amministrazione comunale di Piove di Sacco - esordisce il capogruppo Paolo Mazzetto - in pratica il 10% del mandato che per la maggiore parte di noi è la prima esperienza amministrativa. Ci siamo definiti minoranza, e non opposizione, perché ci siamo impegnati con uno stile che massimizzi il risultato a favore della nostra città e dei cittadini. In questi mesici siamo trovati di fronte ad un comune ricco di risorse, come stiamo vedendo dal bilancio in approvazione in questi ultimi giorni dell’anno, e popoloso, che rispetto ad altri di minori dimensioni ha molte possibilità che possono essere valorizzate”. Mazzetto passa quindi a evidenziare quelle che a suo avviso sono delle criticità. “Ci siamo tuttavia trovati di fronte ad una maggioranza molto politicizzata e di lungo corso - spiega - che sa maneggiare in modo strumentale quello che per noi è solo un mezzo: la comunicazione e i regolamenti. La comunicazione che, se ben gestita, permette di evidenziare con insistenza ed enfasi i risultati positivi così da minimizzare le criticità. I regolamenti invece se ben usati consentono di limitare l’azione della minoranza, di renderla poco partecipe e di darle le informazioni, seppure nelle regole, in modo essenziale e all'ultimo minuto così da essere estromessa dalle decisioni e dalle determinazioni. Tutto formalmente corretto ma che a lungo andare, vedendoci esclusi da qualsiasi condivisione, ci potrebbe vedere costretti a diventare opposizione, cosa che non ci aspettavamo nellaveste di amministratori locali per i cittadini e con i cittadini. Non pensiamo si debba essere spettatori di una recita in consiglio, ma attori a pieno titolo”. Propositi per l’anno nuovo? “Sono stati sei mesi in cui però siamo stati stupiti ed orgogliosi dell’affetto e della stima crescenti che i piovesi ci stanno dimostrando – conclude- nell’esporci le loro proposte e le loro problematiche, anche le più personali. Come minoranza continueremo ad essere la loro voce in consiglio per non fare mancare l'opinione di chi ci ha votato e che nel nostro programma si è ritrovata. Ma ci impegneremo ad essere anche la voce di chi avendo votato per altri si è trovata con promesse non mantenute e le forti incoerenze di azione come in alcuni punti del bilancio preventivo in approvazione”. Alessandro Cesarato
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