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Elezioni USA 2024

USA 2024, ufficiale la candidatura di Kamala Harris "L'America non tornerà indietro"

La vicepresidente accolta dall'ovazione della convention di Chicago. "Mai con i dittatori, noi stiamo con l'Europa e l'Ucraina"

Alla convention democratica viene ufficializzata la candidatura di Kamala Harris a Presidente degli Stati Uniti d'America

Alla convention democratica viene ufficializzata la candidatura di Kamala Harris a Presidente degli Stati Uniti d'America

"America, We are not going back". Ora è ufficiale: Kamala Harris ha accettato la nomination democratica a candidata presidente nell'ultima giornata della convention dem di Chicago.

Un'ovazione ha accolto Kamala Harris sul palco della convention, dove tiene il discorso più importante - per ora - della sua carriera politica. "Ringrazio mio marito Doug e buon anniversario. Ti amo", ha detto la Harris in occasione del loro decimo anniversario di matrimonio. Prima di accettare la nomination, la candidata dem ha voluto ringraziare anche Joe Biden: "Il tuo record da presidente è straordinario io e Doug ti saremo grati per sempre", ha detto.

"America, we are not going back", il discorso di Harris alla convention dem

A soli 75 giorni dalle elezioni, la vicepresidente ha chiaro che il discorso di accettazione di questa notte e i dibattiti previsti per settembre sarebbero stati i momenti cruciali della sua breve campagna per la Casa Bianca, quelli in cui si gioca il tutto per tutto.

In occasione del suo discorso, ha trattato argomenti a lei particolarmente cari: la sua esperienza come figlia di immigrati di classe media, la sua carriera da procuratore, e la sua visione di gioia e speranza, contrapposta all'oscurantismo e alle divisioni di Donald Trump. Non a caso, il tema della serata è "For our Future", "Per il nostro futuro". Ha inoltre ribadito il patriottismo come valore che appartiene ai democratici, e non esclusivamente appannaggio di un determinato estremismo di destra.

Si parla anche di immigrazione, uno dei temi più rilevanti di questa campagna elettorale, oltre che di Gaza, altra questione spinosa per l'amministrazione Biden sulla quale la candidata ha mantenuto finora un atteggiamento cauto. Il discorso che sancirà la nomina della prima donna di origine afroamericana e sud-asiatica nella storia degli Stati Uniti è stato prevalentemente redatto da Adam Frankel, ex speechwriter di Barack Obama e attuale stretto consigliere della Harris. Tuttavia, fonti ben informate rivelano che la vicepresidente ha esaminato il testo attentamente, apportando le proprie modifiche e contributi, provandolo almeno tre volte: a Chicago, nel Park Hyatt hotel dove risiede; presso la Howard University di Washington, prestigioso college degli Stati Uniti noto per esserefin dalla sua fondazione aperto a tutti senza distinzione di sesso, religione ed etnia, e in Arizona, durante la sua prima visita in uno stato considerato in bilico.

Nel giorno in cui celebra il suo decimo anniversario di matrimonio con Doug Emhoff, la "guerriera gioiosa" è evidentemente molto preparata e consapevole del valore di questo intervento, per raggiungere un'audience più ampia, in particolare quella composta da indipendenti e moderati, elementi cruciali per assicurarsi una vittoria a novembre, considerando che la competizione è ancora estremamente incerta.

Nei più recenti sondaggi, la vicepresidente Harris si trova avanti rispetto all'ex presidente Trump con un margine di tre o quattro punti percentuali. Ha inoltre riguadagnato terreno in stati chiave e incerti come il Michigan, il Wisconsin e la Pennsylvania. Tuttavia, per poter sconfiggere Trump, Kamala Harris deve affrontare la sfida di apparire come una leader innovativa, nonostante faccia parte dell'amministrazione uscente, e nel contempo combattere l'immagine chiaramente fasulla di "pericolosa estremista di sinistra" che il tycoon e JD Vance stanno cercando di attribuirle. Per raggiungere questo obiettivo, Harris ha attenuato alcune delle posizioni più progressiste che aveva sostenuto durante la campagna presidenziale del 2020.

Kamala Harris candidata democratica, alcuni punti programmatici

Durante un vigoroso comizio svoltosi in Carolina del Nord, il candidato ha svelato una parte sostanziale del suo programma elettorale in materia economica. Tra le principali proposte figurano:

- L'introduzione di un divieto a livello federale sulle speculazioni relative ai prezzi di cibo e generi alimentari, con la previsione di "sanzioni severe" per le aziende che infrangono tali regolamentazioni.

- L'eliminazione del debito sanitario che attualmente grava su 3 milioni di cittadini americani.

- Una significativa riduzione, pari al 79%, dei prezzi dei dieci farmaci da prescrizione più diffusi.

- L'istituzione di un nuovo credito d'imposta destinato alle famiglie con neonati, con un beneficio fino a 6.000 dollari.

- La concessione di un sussidio di 25.000 dollari agli acquirenti di una prima casa, per agevolare l'accesso alla proprietà abitativa.

- La costruzione di 3 milioni di nuove unità abitative nel corso di quattro anni, rispondendo così alla crescente domanda di alloggi.

- L'impegno di non incrementare le tasse sui redditi inferiori ai 400.000 dollari l’anno, garantendo al contempo che i più abbienti e le grandi aziende contribuiscano "pagando la loro giusta parte".

Tutte iniziative frutto di un programma ambizioso volto a migliorare significativamente le condizioni economiche dei cittadini, mirando al contempo a una maggiore equità fiscale.

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