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Il commento dei protagonisti

Santa Maria di Sala volta pagina, Alessandro Arpi per il centrodestra guiderà il comune

Priorità, scuole, verde pubblico e piano interventi. Rocchi e Iovine sconfitti: "Vigileremo"

Santa Maria di Sala, grandi manovre delle coalizioni in vista del voto

Alessandro Arpi

Alessandro Arpi, 40 anni, con il 52,18% delle preferenze è il nuovo sindaco di Santa Maria di Sala. Sposato, due figli, in passato già vicesindaco e assessore, lavora come commercial operation manager in un’azienda del settore metalmeccanico. “Per ora concilierò i due ruoli grazie a un nuovo assetto orario: mattine in Comune, pomeriggi in azienda”, spiega il neo primo cittadino sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Indipendenza Veneta, Generazioni per Crescere - Coraggio Italia.

La sua vittoria al primo turno è stata in sospeso fino all'ultimo. “Non ce l’aspettavamo ma la squadra era compatta e motivata: 64 candidati sostenuti da sei partiti. È stato premiato lo spirito di gruppo e la competenza, costruita in 17 anni di esperienza amministrativa”.

Le priorità? “Tre, subito. Preparare le scuole per settembre, migliorare la gestione del verde e dei parchi, e sbloccare tutte le pratiche ferme del piano degli interventi entro settembre”.

“Sulla composizione della giunta la collaborazione tra le anime della coalizione è positiva, non ci sono conflitti interni – insiste Arpi.

E sull’acquisto dell’asilo Sacro Cuore di Veternigo? “C’è già una delibera favorevole. Se i pareri tecnici lo consentiranno, procederemo. Nei rapporti con l'opposizione poi l'obiettivo è cercare di gestire l'ente con un sentimento di sensibilità comune, quindi è quello che si cercherà di portare avanti, quella di una collaborazione reciprocante con la minoranza”.

Poche centinaia di voti hanno invece separato Natascia Rocchi, sindaca uscente e sostenuta da Forza Italia e due liste civiche, dal ballottaggio a Santa Maria di Sala. “Forse 150 voti. Ma partivamo da zero, con una squadra nuova e tanto lavoro da fare e nonostante questo sono arrivata al 30%”, racconta. La candidata, sostenuta da una lista civica di ispirazione moderata, ha guidato un gruppo giovane, ricostruito da gennaio, curando personalmente ogni dettaglio, dalle pratiche burocratiche alla grafica. “Non avevamo tempo né sponsor. Tutto fatto in casa, la sera, con i ragazzi”.

Il 30% raccolto è per lei motivo d’orgoglio. “Gli altri hanno avuto mesi, noi poche settimane. E nonostante le diffamazioni e una campagna sporca, abbiamo giocato pulito e siamo stati premiati”. Ora Rocchi siederà in Consiglio comunale: “È un dovere verso chi mi ha sostenuto. Vigilerò, soprattutto su urbanistica e asilo. Alcuni successi rivendicati oggi sono frutto del mio lavoro passato”. E conclude: “2279 volte grazie. Continueremo a esserci, per il territorio e la comunità”.

Massimo Iovine, 25 anni, l'altro candidato sindaco a Santa Maria di Sala per la lista civica Insieme, che ha unito il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, commenta con soddisfazione il risultato elettorale. “Abbiamo ottenuto un netto miglioramento rispetto alla precedente tornata, raggiungendo il 18%, un risultato che il centrosinistra non vedeva da quasi vent’anni”, sottolinea Iovine. Nonostante la vittoria al primo turno di Arpi, Iovine vede il bicchiere mezzo pieno: “Il mondo progressista ha battuto un colpo, esiste e vuole contare”. L’unico rammarico? “Poco tempo per la campagna elettorale, ma abbiamo dato tutto”. Importanti per lui anche gli attestati di stima ricevuti dagli avversari. Ora si prepara a un’opposizione “dura ma costruttiva”, con al centro il bene comune: sociale, ambiente, scuola, difesa del territorio. E avverte: “Sull’urbanistica saremo vigili e determinati”.

Riccardo Musacco

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