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Rovigo, Regione e scuole unite per formare lavoratori specializzati in edilizia

Anche in provincia di Rovigo, arriva un corso di formazione per rispondere all’alto fabbisogno di figure qualificate in edilizia

Tanti cantieri pronti a partire, ma pochi lavoratori specializzati. Il fabbisogno stimato, a livello nazionale, è di almeno 265mila tra operai, professionisti, tecnici e impiegati nell’edilizia. Per questo, Regione Veneto e Scuole Edili del Veneto hanno fatto squadra dando vita a 3 nuovi corsi gratuiti IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) pensati per giovani diplomati, persone che vogliono ricollocarsi, disoccupati e professionisti che scelgono di specializzarsi nell’uso e nella gestione delle macchine operatrici e delle gare di appalto. Complessivamente si tratta di oltre 50 posti in formazione avanzata, con concrete possibilità di assunzione al termine del corso.

Ghiotti (Ance): "Pronti a formare e assumere a tempo indeterminato"

"Il settore delle costruzioni – sottolinea il presidente Ance Veneto Paolo Ghiotti – è in grande espansione. Con i cantieri della Tav che avanzano, gli appalti per le Olimpiadi 2026, gli investimenti in infrastrutture del PNRR cui si sommano gli interventi spinti dai bonus nell’edilizia privata, stimiamo investimenti in edilizia nella nostra regione per circa 7 miliardi di euro. Per poter realizzare le opere in programma, mancano operai qualificati, capicantiere, artigiani. La filiera delle costruzioni li sta cercando ed è pronta a formarli e assumerli con contratti a tempo indeterminato".

I corsi garantiscono un accesso diretto al mondo del lavoro

I corsi sono a numero chiuso e prevedono 800 ore complessive, tra formazione in aula e e stage in imprese edili o studi professionali. Garantiscono, quindi, un accesso diretto al mondo del lavoro attraverso imprese partner dei corsi IFTS. "Questi percorsi – sottolinea il direttore della Scuola Costruzioni di Vicenza, Lisa Pavan – risultano essere una combinazione vincente di nozioni teoriche e pratiche, ritagliate su misura dei fabbisogni del mercato del lavoro territoriale. Un altro elemento assolutamente innovativo è la possibilità del riconoscimento a livello europeo delle competenze acquisite, ai fini della mobilità lavorativa e di ulteriori esperienze formative".

Andrisani (Scuole Edili): "Ambire alla qualità dell'occupazione"

"Gli investimenti pubblici che interesseranno nei prossimi anni il settore delle costruzioni – chiarisce Francesco Andrisani, vice coordinatore Scuole Edili – sono un’opportunità molto importante per migliorare la qualità delle infrastrutture e dell’abitare e, quindi, della vita in generale. Come Parti Sociali, in un momento storico in cui si punta alla qualità del nuovo costruito e della rigenerazione dell’esistente, abbiamo il dovere di puntare e ambire alla qualità dell’occupazione. La nostra priorità deve essere quella di valorizzare e aggiornare l’offerta formativa verso le nuove esigenze costruttive, puntando su salute e sicurezza sul lavoro, per formare lavoratori edili da inserire nel ciclo produttivo, valorizzandone la professionalità acquisita con contratti di assunzione stabili e retribuzioni adeguate".
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