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Emergenza idrogeologica. Terme 1/4

Ad Abano Terme il rischio è sempre alle stelle

La città non ha dimenticato gli allagamenti del 2019 e del 2021 con una lunga scia di danni

La mappa del rischio idraulico ad Abano e Montegrotto

La mappa del rischio idraulico ad Abano e Montegrotto

Il sindaco Barbierato ricorda gli interventi per migliorare l’efficienza dei canali e attende una risposta alla richiesta di finanziamento per il progetto delle vasche di laminazione

Anche nei giorni scorsi, per la precisione il 12 maggio, Abano ha fatto i conti con gli effetti dell’ennesima precipitazione intensa, la cosiddetta “bomba d’acqua” che ha mandato sott’acqua alcune vie e quartieri cittadini, con pensati disagi per i cittadini. E’ solo l’ultimo di una lunga serie di eventi che nel breve arco di tempo di cinque anni hanno provocato estesi allagamenti e danni notevoli. Gli episodi più violenti sono stati lo scorso anno a maggio 2024, ma anche ad ottobre 2021 e, prima, nel 2019. Abano vanta poi, insieme a Montegrotto, il primato di un elevato rischio idraulico. Secondo i dati Ispra oltre l’82% della popolazione e anche degli edifici cittadini è esposto al rischio alluvione.

Abbiamo chiesto al sindaco Federico Barbierato come la città sta affrontando questa minaccia che si può ripresentare ad ogni pioggia intensa. 

Sindaco, sul fronte della sicurezza idraulica che risposte arrivano da Abano?

“E’  una situazione che rispecchia un po’ quanto sta succedendo su tutto il territorio italiano. Ad Abano come amministrazione abbiamo investito in questi anni notevoli risorse per migliorare l’efficienza dei canali di scolo e migliorare la  la capacità di assorbimento dell'acqua. Con le risorse pubbliche, quindi soldi dei cittadini, insieme al Consorzio di Bonifica Bacchiglione abbiamo messo a punto un progetto per la realizzazione di alcuni invasi di laminazione che andrebbero a ridurre fortemente il rischio idrogeologico. Sono opere straordinarie che richiedono risorse governative o europee e sulle quali confidiamo che quanto prima arrivi una risposta, proprio perché abbiamo progetti già esecutivi, quindi che aspettano solo di essere finanziati”. 

Il Comune quali risorse impegna per gli interventi sul territorio?

Abbiamo un intervento da mezzo milione di euro, realizzato insieme al Consorzio di Bonifica, che ci ha permesso di rafforzare le sponde dello scolo Bolzani. Abbiamo poi impiegato altre risorse per migliorare il deflusso delle acque nei fossi nei fossi consortili. Si tratta di priorità per il nostro territorio, che richiedono un impegno costante. Ovviamente aspettiamo una risposta sui progetti esecutivi presentati proprio per gli invasi di laminazione, opere veramente decisive per il nostro territorio”. 

Esiste una mappa delle aree a rischio? 

Stiamo stati fra i primi Comuni ad adottare un piano delle acque e lo stiamo già aggiornando. Anche questo è stato un investimento significativo e utile perché prima di adottare il piano delle acque non si conosceva bene il rischio idrogeologico della città. Attraverso questo poderoso lavoro abbiamo raccolto una sere di dati, misure e rilevazioni che ci consento interventi mirati su zone specifiche per le quali disponiamo di una mappatura adeguata che ci permette di fare le nostre valutazioni insieme ai tecnici. 

La cittadinanza come viene informata sulla sicurezza idraulica?

Continuiamo ad organizzare incontri, anche col gruppo di protezione civile, proprio per informare su come affrontare le emergenze sul tipo di aiuti che possono essere messi in campo. Inoltre informiamo costantemente tutti i cittadini, attraverso tutti i canali di comunicazione, compresi i social, proprio per raggiungere la cittadinanza in maniera capillare. 

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