Il consiglio comunale di Vigonovo, nella seduta del 20 settembre scorso, ha adottato il Pat (Piano assetto territoriale). A votarlo è stato il gruppo di maggioranza, mentre contrari i consiglieri d’opposizione del gruppo “Insieme Salviamo Vigonovo”. Gli elaborati del Pat (piano assetto territoriale), ai fini del successivo procedimento di approvazione, erano stati sottoscritti il 23 luglio scorso dal sindaco Damiano Zecchinato con il commissario prefettizio provinciale Cesare Castelli. A spiegarlo è il sindaco Damiano Zecchinato. “Questo strumento è stato realizzato in copianificazione con la Provincia – ha spiegato il primo cittadino. Si tratta di uno strumento che rispetta il verde, non prevede consumo di suolo, è sostenibile e non c’è nessuna freccia di espansione. Ci sono 220 mila metri cubi di residuo da edificare dal vecchio piano regolatore che non è stato mai realizzato. Abbiamo inserito 100 mila metri cubi che serviranno per la riqualificazione di Vigonovo”. Il Pat affronta anche le grandi opere. “Abbiamo ribadito che l’elettrodotto va completamente interrato – ha detto Zecchinato – e che siamo favorevoli all’Idrovia e non alla Camionabile”. Dopo l’adozione del Pat si è aperta la fase per la presentazione delle osservazioni. Successivamente lo strumento urbanistico sarà adottato durante una conferenza dei servizi cui farà parte il Comune di Vigonovo e i rappresentanti della Provincia - Città Metropolitana. Critiche al Pat sono arrivate, attraverso un comunicato stampa, dal gruppo di opposizione “Insieme Salviamo Vigonovo” di cui fanno parte i consiglieri Rossano Moressa ed Antonio Draghi. “La maggioranza guidata da Zecchinato – dicono nel comunicato la minoranza – che a parole dichiara di aver adottato un Pat a “zero consumo di suolo”, nei fatti ha posto le premesse per una potenziale enorme colata di cemento su Vigonovo, confermando integralmente i 220 mila metri cubi a vocazione residenziale e gli 85 mila metri quadrati a vocazione produttiva e artigianale già previsti nel vigente Piano Regolatore Generale, prevedendo inoltre un sostanzioso incremento di circa il 50 % della volumetria a destinazione residenziale, che è stata aumentata di ulteriori 100 mila metri cubi”. Viene poi analizzato un altro aspetto. “Per rendere concreti i numeri – prosegue il comunicato di Insieme Salviamo Vigonovo – si deve pensare che se nei prossimi anni dovessero essere realizzati i complessivi 320 mila metri cubi a vocazione residenziale (220 mila + 100 mila) previsti dal Pat. La popolazione di Vigonovo aumenterebbe di 1000 - 1500 unità, senza che parallelamente ci sia alcuna previsione su come verrebbero adeguate le strutture pubbliche a servizio della comunità, in primis le scuole. O su come verrebbero realizzate le strutture che mancano completamente a Vigonovo, come il palazzetto dello sport”. di Giacomo Piran
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