Sale la preoccupazione del Comitato Marcato e dei sindacati in Riviera del Brenta
Tornerà il reparto maternità e infanzia nell’ospedale di Dolo? Se lo chiedono con preoccupazione i comitati e le organizzazioni sindacali che hanno raccolto il malumore dei cittadini rivieraschi costretti a migrare verso località distanti e scomode. “Il silenzio assordante della dirigenza dell’Usl 3 e dei sindaci della Riviera del Brenta sembra confermare il timore da sempre manifestato che il reparto materno infantile non ritorni più a Dolo - osserva il Comitato Marcato. I cittadini della Riviera del Brenta sono molto preoccupati, dopo aver subito i notevoli disagi dovuti al trasferimento provvisorio dei reparti a Mirano non vedono ancora la luce in fondo al tunnel. Durante il periodo del Covid ci si doveva spostare anche di 40 chilometri per interventi chirurgici e altro, sopportando con abnegazione e nella speranza che i reparti sarebbero rientrati, già nel passato alcuni reparti (vedi Orl, Neurologia) erano stati dislocati a Mirano provvisoriamente e poi non più tornati. Attualmente il reparto materno infantile spostato provvisoriamente nel periodo Covid a Mirano continua a creare notevoli disagi ai pazienti. Il reparto di Pediatria di Dolo chiude alle ore 20 e per tutte le visite bisogna andare a Mirano con notevole incomodo specie per chi abita ai confini geografici dell’Usl (Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Vigonovo). Altro, grave disagio è la mancanza del punto nascite che porta ad aumentare le nascite presso altre Usl limitrofe. “Esiste - aggiungono al Comitato - uno squilibrio di collocazione per l’accesso sanitario tra Mirano e Mestre e tra Dolo e l’intero bacino sud dell’Usl, una disuguaglianza territoriale priva di logica tra aree geografiche con, da una parte una concentrazione di strutture ospedaliere per la troppa vicinanza tra Mirano e Mestre, e dall’altra un vasto territorio con l’ospedale di Dolo non più in grado di rispondere ai bisogni sanitari perché privato dei suoi servizi”. Anche la Cgil veneziana si fa portavoce del problema attraverso le parole del segretario generale Daniele Giordano ed il segretario Fp Marco Busato che contestano scelte che incidono sulle famiglie del territorio. “Nessuno può nascondere il calo demografico in atto ma ci sono elementi che però sono frutto di decisioni assunte dalle istituzioni e dalla Regione - affermano i due sindacalisti - e la questione indubbiamente più lampante è la chiusura del punto nascite di Dolo, avvenuta con il Covid, che rappresenta un errore confermato dal fatto, che quei parti, in una misura sempre maggiore, sono andati in territori limitrofi fuori dall’area veneziana. Come Cgil e Fp abbiamo contestato quella scelta e continuiamo a ritenere che abbia impoverito il territorio della Riviera, determinando il fatto che molte famiglie si sono rivolte a Padova”. Lino Perini
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
LaPiazzaweb NewsLa newsletter de LaPiazzaWeb
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516