Le bocche, oggi, sono rigorosamente cucite ma si tratta di un silenzio che fa rumore, specialmente dopo le proteste delle scorse settimane. Ad accendere i riflettori sul Cur, Consorzio universitario di Rovigo, sono stati alcuni studenti del corso di laurea triennale in Educazione professionale che hanno chiesto di essere trasferiti a Padova, sede dell’Ateneo titolare dei corsi di laurea del settore sanitario nel capoluogo polesano. Gli iscritti al corso in Educazione professionale sono circa 130. E tra di loro da tempo serpeggia il malumore, tanto da aver votato all’unanimità, durante un consiglio di corso, la richiesta di trasferimento da Rovigo a Padova. Secondo quanto riferiscono alcuni ragazzi che preferiscono restare anonimi, Rovigo non è una città “attrezzata” per ospitare studenti: mancano le strutture, dalle aule studio alle sale conferenze, passando per gli alloggi studenteschi. Per quanto riguarda i problemi interni al corso, invece, la questione è più spinosa e, oltre al Consorzio universitario, coinvolge anche l’Ulss 18. Mancherebbero, infatti, le figure professionali addette alla formazione e a fornirle dovrebbe essere proprio l’azienda sanitaria. In pratica, l’Ulss dovrebbe affidare ad alcuni dipendenti le funzioni di tutor didattico, referente organizzativo per i tirocini e guida di tirocinio aziendale. Figure che, secondo gli studenti, mancano. Ed è proprio con l’Ulss che il rettorato dell’Università sta infatti cercando una soluzione per evitare che il prossimo anno accademico il corso emigri a Padova. Con l’intervento del rettorato, comunque, gli animi degli studenti, che avevano addirittura ventilato l’ipotesi di organizzare un sit in davanti a palazzo Bo, sembrano essersi placati, in attesa che arrivi una soluzione ai problemi manifestati, probabilmente entro giugno. Elisa Barion
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
LaPiazzaweb NewsLa newsletter de LaPiazzaWeb
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516