Coordinamento Comunale Pd Rovigo: "Ex Maddalena, la posizione del partito non si presta a strumentalizzazioni"

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03.02.2021 - 08:53

Il Coordinamento Comunale Pd Rovigo interviene sulla questione esproprio area ex Maddalena: Azzalin ha sprecato l'occasione di dimostrare di essere parte di una forza politica e accettare democraticamente le scelte Rovigo La presa di posizione del consigliere Azzalin, che nella giornata di lunedì 1 febbraio replicava ad una serie di osservazioni provenienti dalla opposizione di centrodestra in Consiglio comunale, oggi obbliga il Pd di Rovigo ad intervenire sulla questione e, necessariamente, a precisare le proprie reali posizioni circa l’esproprio dell’area dell’ex Maddalena e le recenti iniziative messe in atto. Questo perché, come è noto, solo pochi giorni fa il nostro partito aveva già espresso pubblicamente la propria posizione ufficiale sull’argomento, ritenendolo tema di capitale importanza per l’azione amministrativa della giunta e delle forze che compongono l’attuale maggioranza. In particolare, il documento politico del partito comunale – approvato, lo ricordiamo, con il solo voto contrario del consigliere Azzalin – aveva voluto porre in rilievo una volta di più l’esigenza di prevedere un percorso – quello relativo all’utilizzo dell’ex Maddalena – che era ed è da attuarsi all’insegna della condivisione e della trasparenza. E oggi non abbiamo cambiato certamente questa idea. Difficilmente, noi lo crediamo ancora oggi, tale dibattito potrebbe decadere o essere derubricato a mera “questione tecnica”, cioè non meritevole di approfondimento sotto il profilo politico e amministrativo. Il motivo è semplice: rispetto alle scelte che, come questa, potranno cambiare concretamente il volto della nostra città nei prossimi anni, noi pensiamo che sia nell’interesse dei cittadini, prima ancora che delle forze politiche che siedono tra i banchi del Consiglio comunale, esigere il massimo di linearità e coerenza. E senza scordare, inoltre, che se la città di Rovigo potrà usufruire di questo importante contributo, ciò è dovuto all’iniziativa dei governi di centrosinistra, che hanno creato e poi finanziato il cd. Bando periferie. Al centrodestra, oggi vogliamo dire che nulla come partito temiamo e nulla abbiamo da nascondere. Ribadiamo che la nostra unica bussola rimane l’interesse generale, la ricerca di soluzioni alla luce del sole, la coerenza rispetto agli impegni da noi presi, insieme alla nostra coalizione, in campagna elettorale. Al consigliere Azzalin, dobbiamo infine replicare per evitare fraintendimenti e, forse, ricordargli che in questo caso, purtroppo, si è da parte sua nuovamente sciupata un’occasione importante per dimostrare di essere effettivamente “parte” di una forza politica e di accettarne, di conseguenza, le determinazioni democraticamente votate ed espresse. La posizione del partito comunale sull’ex Maddalena, così largamente condivisa nelle scorse settimane, non può e non vuole prestarsi a strumentalizzazioni o interpretazioni personali.

Il Coordinamento Comunale Pd Rovigo interviene sulla questione esproprio area ex Maddalena: "Azzalin ha sprecato l'occasione di dimostrare di essere parte di una forza politica e accettare democraticamente le scelte"

Rovigo

La presa di posizione del consigliere Azzalin, che nella giornata di lunedì 1 febbraio replicava ad una serie di osservazioni provenienti dalla opposizione di centrodestra in Consiglio comunale, oggi obbliga il Pd di Rovigo ad intervenire sulla questione e, necessariamente, a precisare le proprie reali posizioni circa l’esproprio dell’area dell’ex Maddalena e le recenti iniziative messe in atto. Questo perché, come è noto, solo pochi giorni fa il nostro partito aveva già espresso pubblicamente la propria posizione ufficiale sull’argomento, ritenendolo tema di capitale importanza per l’azione amministrativa della giunta e delle forze che compongono l’attuale maggioranza. In particolare, il documento politico del partito comunale – approvato, lo ricordiamo, con il solo voto contrario del consigliere Azzalin – aveva voluto porre in rilievo una volta di più l’esigenza di prevedere un percorso – quello relativo all’utilizzo dell’ex Maddalena – che era ed è da attuarsi all’insegna della condivisione e della trasparenza. E oggi non abbiamo cambiato certamente questa idea. Difficilmente, noi lo crediamo ancora oggi, tale dibattito potrebbe decadere o essere derubricato a mera “questione tecnica”, cioè non meritevole di approfondimento sotto il profilo politico e amministrativo. Il motivo è semplice: rispetto alle scelte che, come questa, potranno cambiare concretamente il volto della nostra città nei prossimi anni, noi pensiamo che sia nell’interesse dei cittadini, prima ancora che delle forze politiche che siedono tra i banchi del Consiglio comunale, esigere il massimo di linearità e coerenza. E senza scordare, inoltre, che se la città di Rovigo potrà usufruire di questo importante contributo, ciò è dovuto all’iniziativa dei governi di centrosinistra, che hanno creato e poi finanziato il cd. Bando periferie. Al centrodestra, oggi vogliamo dire che nulla come partito temiamo e nulla abbiamo da nascondere. Ribadiamo che la nostra unica bussola rimane l’interesse generale, la ricerca di soluzioni alla luce del sole, la coerenza rispetto agli impegni da noi presi, insieme alla nostra coalizione, in campagna elettorale. Al consigliere Azzalin, dobbiamo infine replicare per evitare fraintendimenti e, forse, ricordargli che in questo caso, purtroppo, si è da parte sua nuovamente sciupata un’occasione importante per dimostrare di essere effettivamente “parte” di una forza politica e di accettarne, di conseguenza, le determinazioni democraticamente votate ed espresse. La posizione del partito comunale sull’ex Maddalena, così largamente condivisa nelle scorse settimane, non può e non vuole prestarsi a strumentalizzazioni o interpretazioni personali.