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Jesolo, inaugurati il nuovo tomografo e la cardiologia riabilitativa

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L'assessore regionale alla sanità Lanzarin: "Investimento importante per tutta la provincia di Venezia e per il turismo"

All’ospedale riabilitativo di Jesolo continua il rinnovamento tecnologico e si ampliano le attività per la cittadinanza e per i turisti. Questa mattina, 27 luglio, l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, affiancata dal direttore generale dell’Ulss 4 Mauro Filippi, dal sindaco di Jesolo Christofer De Zotti, dai direttori della radiologia e del dipartimento medico dell’Ulss4, Gabriele Gasparini e Lucio Brollo, ha inaugurato il nuovo tomografo computerizzato da 128 strati e poi da dato avvio all’attività di cardiologia riabilitativa a valenza provinciale. “Si tratta di un investimento importante per il Presidio Ospedaliero di Jesolo, realizzato intercettando e mettendo a terra le risorse del Pnrrha spiegato l’assessore Lanzarin - . Questo è un esempio concreto anche della ripartenza della sanità veneta, che dimostra di aver superato il periodo pandemico, programmando e ascoltando i bisogni di una popolazione che da oggi può contare su un modello assistenziale e riabilitativo provinciale performante. Infatti, con 11.000 prestazioni già erogate nel primo trimestre del 2023, l’attività diagnostica di Jesolo ha ripreso a viaggiare agli stessi ritmi del 2019 e, allo stesso tempo, il nuovo reparto di cardiologia riabilitativa provinciale, con dieci posti letto di degenza e una palestra interamente dedicata ai pazienti, completa un percorso che garantisce qualità e sicurezza sanitaria ai residenti e alle decine di milioni di presenze turistiche del litorale veneziano. Perché solo sicurezza, qualità di vita e prestazioni di alto livello possono garantire progresso e crescita del sistema sanitario veneto”.

Col nuovo tomografo indagini diagnostiche più approfondite

Il nuovo tomografo computerizzato da 128 strati permette indagini diagnostiche più approfondite, tempi di risposta più veloci ed una maggiore precisione dei referti garantendo al paziente una diagnosi migliore ed agli specialisti diagnosi più puntuali; consente inoltre di ridurre i consumi di energia elettrica necessari al proprio funzionamento, che si traduce in un minore impatto ambientale. Il costo dell’apparecchiatura, 314 mila euro, è stato finanziato con fondi del PNRR, l’adeguamento dei locali è stato effettuato con fondi della Regione Veneto. L’unità di cardiologia riabilitativa a valenza provinciale non era stata avviata a causa della pandemia che aveva convertito l’ospedale di Jesolo in Covid Hospital. Con la ristrutturazione di un’ala dell’ospedale oggi è stato dato avvio all’attività di questa unità operativa, in una nuova locazione, provvista di 10 posti letto, con palestra dedicata ai pazienti in regime di ricovero, con percorsi distinti rispetto ai pazienti ambulatoriali. I degenti di questa unità operativa usufruiscono inoltre di un nuovo sistema telemetrico che consente il  monitoraggio continuo all’interno ed all’esterno del reparto. Il collegamento continua infatti anche in caso di riabilitazione nel percorso che si snoda nella meravigliosa pineta dell’ospedale fronte mare. “Nuovi interventi e nuove tecnologie che continuano il percorso di riqualificazione ed ammodernamento dell’ospedale di Jesolo, per offrire maggiori e migliori servizi ai cittadini ed ai turistiha sottolineato il dg Mauro Filippi - . E questa è solo una parte degli interventi previsti in questo contesto. Con i fondi del PNRR realizzeremo a Jesolo anche l’ospedale di comunità da 4,9 milioni di euro e una casa della comunità del valore di oltre 2 milioni di euro”.
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