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Crisi della sanità

Sottorganico in Ostetricia, l’Ulss 2 promette nuove assunzioni

Le ostetriche della Cittadella della Salute segnalano criticità: attesa per l’autorizzazione a cinque contratti a tempo determinato

Annarita Secchi, referente Nursing Up Treviso

Annarita Secchi, referente Nursing Up Treviso

L’Ulss 2 corre ai ripari per far fronte alla carenza di personale nell’Ostetricia della Cittadella della Salute. Durante l’incontro odierno tra il direttore generale dell’azienda sanitaria e il personale ostetrico, è emerso l’impegno a richiedere alla Crite l’autorizzazione per assumere cinque ostetriche a tempo determinato. La risposta è attesa entro la prima metà di marzo.

A commentare la situazione è Annarita Secchi, referente provinciale del sindacato Nursing Up Treviso: «Monitoreremo costantemente l’evolversi della situazione, rimanendo al fianco delle lavoratrici. Anche se il numero dei parti dovesse rimanere invariato rispetto allo scorso anno, come ipotizzato dall’azienda sanitaria, le attività del personale sono aumentate. È necessario pensare anche alla programmazione delle ferie estive e risolvere il problema del sottorganico per garantire condizioni di lavoro adeguate».

Da mesi, le ostetriche e gli operatori sanitari dell’Ostetricia di Treviso denunciano la persistente carenza di personale, che non ha trovato risoluzione nemmeno dopo alcune recenti assunzioni. La situazione si è aggravata con il trasferimento nel nuovo ospedale, dove il numero delle sale parto è passato da quattro a dieci, con spazi separati che rendono più complessa l’organizzazione del lavoro.

Il malcontento ha portato 38 professioniste a firmare una lettera indirizzata al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella quale si evidenziano i disagi legati alla carenza di personale, alle assenze improvvise per malattie lunghe o gravidanze e all’aumento del carico di lavoro. Il sindacato Nursing Up ha ribadito la questione in una comunicazione inviata a fine gennaio alla direzione dell’Ulss 2, sottolineando il rischio che questa situazione possa compromettere la sicurezza delle pazienti e dei neonati, oltre ad aumentare i livelli di stress psicofisico del personale.

Ora, l’attenzione è puntata sulla risposta della Crite e sulle eventuali nuove assunzioni. Il personale sanitario attende con urgenza una soluzione concreta per garantire un servizio efficiente e sicuro nella nuova sede della Cittadella della Salute.

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