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Pattinaggio artistico

Chiara Antonello conquista l'oro mondiale a Pechino danzando sulle note di Vivaldi

La vittoria conquistata insieme alle altre tre atlete del Magic Skate di Verona. «Vittoria inaspettata, è stata una bellissima sorpresa»

Chiara Antonello

Una castellana sul gradino più alto del podio ai Campionati Mondiali di Pattinaggio Artistico a Rotelle di Pechino. Chiara Antonello, 17 anni, di Castelfranco, alla sua prima esperienza iridata, ha conquistato l'oro nel Quartetto Junior insieme a Matilde Erbisti, Agnese Gregorio e Giulia Brandolini, tutte parte del quartetto Magic Skate dell'Artiskate Verona. Per Chiara, che gareggia individualmente con il Roller Club Luparense, il titolo mondiale è il coronamento di un percorso fatto di sacrifici, studio e allenamenti tra San Martino di Lupari e Verona.

A Pechino le quattro atlete, allenate da Sabrina Scatizzi e Stefania Poli, hanno presentato la coreografia Winter Symphony sulle musiche di Vivaldi, ottenendo 48.62 punti, quasi due più dei portoghesi Endless Troopers. Terzi i brasiliani Crsg.

«Dopo il terzo posto agli Europei di maggio in Spagna puntavamo a una medaglia, ma non ci aspettavamo l'oro» racconta Chiara, che si è trattenuta qualche giorno in Cina con la famiglia. «Quando hanno pronunciato il nostro nome è stata un'esplosione di felicità».

La stagione estiva è stata intensa: da metà luglio ai giorni prima della partenza non c'è stato un momento di pausa. «Ci sono stati giorni duri, ma quando la fatica la dividi in quattro, pesa meno. Se una era giù, le altre la tiravano su. È questo che ci ha rese forti».

Dopo gli Europei, il quartetto ha lavorato per aumentare dinamica, velocità e sincronismo: un lavoro quotidiano, spesso di molte ore, reso ancora più impegnativo da impegni scolastici e spostamenti. Chiara frequenta la quarta al liceo Giorgione e ha potuto contare sulla carta studente-atleta: «Mi ha aiutato molto a programmare interrogazioni e verifiche».

Il gruppo raccoglie atlete di città diverse, da Brescia a Verona a Castelfranco, e conciliare scuola e sport è una sfida continua. «La mattina sono a scuola, poi pranzo al volo e vado ad allenarmi. Durante la settimana mi alleno a San Martino di Lupari per la specialità solo dance e un giorno a settimana e nel weekend a Verona con il quartetto».

Importante il sostegno della famiglia: «Mia mamma pattina e allena, quindi conosco questo ambiente da sempre. È stata dura, ma mi hanno sempre supportata». Determinante anche il lavoro delle allenatrici: «Ci hanno seguite in tutto, credendo sempre in noi».

Ora Chiara guarda avanti: «Vogliamo continuare insieme e prepararci ai prossimi obiettivi». Intanto resta l'idea di una futura laurea nell'ambito economico, senza perdere di vista i Campionati italiani 2026.

Leonardo Sernagiotto

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