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Coalizione Civica per Treviso: ecco il manifesto per il governo della Città

Coalizione Civica per Treviso, che sostiene il candidato sindaco De Nardi, propone un’idea di città partecipativa, inclusiva, sostenibile, vivibile, vivace, innovativa


TREVISO - PIAZZA DEI SIGNORI
©NICOLA FOSSELLA

Un’idea di politica

Coalizione Civica per Treviso è formata da donne e uomini, ragazze e ragazzi che provengono da esperienze personali, professionali, sociali, culturali, politiche diverse e che sono accomunati da una visione del presente e del futuro della nostra città in cui la chiarezza delle priorità, la scelta della “parte da cui stare” e l’impegno personale si trasformano in analisi dei problemi e capacità di proposte concrete, partendo dalle esigenze delle persone, dei cittadini di oggi e di domani.

L’impegno politico, associativo, personale

Chi di noi ha già fatto esperienze politiche lo ha dimostrato sia stando al governo della città che stando all’opposizione: i temi dell’inclusione sociale, della sostenibilità e della tutela dei beni culturali e ambientali, del diritto alla casa e della partecipazione, della salute e dell’innovazione sono stati, per molti di noi, al centro di una attività politica che voleva e vuole migliorare la condizione di vita delle persone, contribuire alla difesa dell’ambiente, portare la nostra città in Europa grazie all’apertura culturale e alla capacità di innovare il presente e di immaginare il futuro.

Chi di noi è alla sua prima esperienza politica ha condiviso queste battaglie nella propria vita personale e professionale, nell’impegno associativo, sindacale, ambientalista, attraversando la città per costruire momenti di partecipazione, di inclusione, di impegno, di costruzione di tanti piccoli pezzi di comunità civile.

Il nostro sostegno al candidato civico Giorgio De Nardi

Abbiamo incontrato Giorgio De Nardi e abbiamo condiviso la sua proposta di dare a Treviso un governo diverso in cui l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale siano al centro dell’azione amministrativa, le persone con le loro fragilità e le loro potenzialità al centro dell’attenzione, le idee per il futuro e le nuove generazioni al centro del pensiero e della proposta politica.

Di Giorgio De Nardi ci ha colpito l’idea del candidato sindaco indipendente da logiche di partito: noi pensiamo che questo sia un grande valore perché la nostra idea di politica è proprio quella di dare spazio e voce ai cittadini per incentivarne la partecipazione e il protagonismo nella vita amministrativa.

Un’ idea di città

Vogliamo una città in cui la partecipazione dei cittadini sia al centro dell’attività amministrativa, una città che includa tutte e tutti sul piano dei diritti civili e sociali, una città in cui la sostenibilità ambientale sia una priorità e non greenwashing, una città che si caratterizzi per la qualità della vita, una città che valorizzi e metta a disposizione il proprio patrimonio culturale, una città vivace e attrattiva per i giovani, una città che innovi e guardi al futuro.

Partecipazione

I problemi dei cittadini e la capacità degli stessi cittadini di “cura” della cosa pubblica devono essere concretamente al centro dell’attività amministrativa attraverso il confronto con gli amministratori, le progettualità che partono dal basso, le consulte di quartiere, il referendum cittadino e le possibilità di partecipazione diretta offerte dalle tecnologie informatiche.

Inclusione sociale e diritti

Casa per tutte e tutti, lavoro dignitoso per i giovani, una scuola moderna e accogliente che promuova le comunità educanti, pieno accesso per le persone con disabilità agli edifici e ai servizi, diritti per tutte e tutti, sanità pubblica che risponda efficacemente alla domanda di salute, politiche e buone pratiche per contrastare la violenza di genere, un welfare costruito intorno alle esigenze dei più vulnerabili per migliorare la vita di tutti e renderla più sicura.

Sostenibilità ambientale

Basta consumo di suolo e nuovi supermercati, difesa delle acque dall’inquinamento, trasporto pubblico accessibile per tutte e tutti che sostituisca l’uso degli autoveicoli privati, misure concrete di contenimento dello smog, promozione dell'economia circolare, più alberi e verde pubblico: sono obiettivi il cui raggiungimento è spesso alla portata dell’amministrazione cittadina purché vengano compiute le scelte necessarie e improrogabili, in particolare è necessario che  una nuova amministrazione respinga qualsiasi ipotesi di cementificazione del territorio, puntando esclusivamente sulla rigenerazione urbana.

Qualità della vita

Sfruttare le opportunità della digitalizzazione per migliorare l’offerta dei servizi pubblici, costruire un sistema della mobilità che eviti ingorghi e code di auto sproporzionate rispetto alle dimensioni della nostra città, vivibilità e centralità di tutti i quartieri della città, pedonalizzazione del centro storico e delle aree interne dei quartieri.

Mettere a disposizione di associazioni e gruppi sale pubbliche in centro e nei quartieri per attività culturali, sociali, civiche e iniziative pubbliche.

I giovani

Le nuove generazioni oggi hanno bisogno di essere protagoniste delle scelte della città, la nostra idea di città vuole tenere al centro e favorire la loro partecipazione nel dibattito pubblico. Vanno istituiti ambiti di rappresentanza dei cittadini under 20, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle realtà giovanili del nostro territorio, ambiti con cui l'amministrazione possa interloquire per sviluppare una reale dimensione di ascolto delle ragazze e dei ragazzi.

In centro storico come nei quartieri vanno pensati spazi e proposte per i giovani là dove i giovani sono: studio, musica, arte, sport, natura, luoghi dove semplicemente ritrovarsi, centri per le relazioni e la socialità. Vanno sostenuti e aumentati gli operatori di strada per intercettare le situazioni di maggiore difficoltà e solitudine che colpiscono i giovani.

Il patrimonio culturale e l’università

La nostra città dispone di un patrimonio culturale che può e deve essere valorizzato e messo a disposizione dei cittadini come strumento per costruire una vitalità culturale diffusa e di elevato livello, prima ancora che per attirare a Treviso un flusso costante e “di valore” di turisti e visitatori.

Pensiamo a quel vero e proprio “museo all’aria aperta” che sono le mura cittadine, un gioiello che racchiude il tessuto urbano di una città storicamente stratificata, arricchita di volta in volta dai tasselli tramandatici dalle epoche che si sono succedute.

Pensiamo al ruolo dei musei, dai musei civici al museo Diocesano, agli altri spazi museali di cui dispone Treviso. Dobbiamo difendere e promuovere il ruolo educativo e culturale del museo, non luogo di intrattenimento ma luogo in cui la città conserva e tramanda la propria storia. Le realtà museali vanno messe in rete per diffonderne la conoscenza e incrementarne i visitatori.

Treviso non è ancora una “città universitaria”: è necessario che le facoltà universitarie interagiscano con la città molto più di quanto è accaduto finora creando uno scambio di saperi che finora è stato molto rarefatto.

Innovazione

Le tecnologie informatiche, finora poco sfruttate dalla nostra amministrazione, permettono di dare risposte in modo nuovo, rapido ed efficace alle esigenze dei cittadini e i tanti soggetti presenti nel territorio con elevatissime competenze in questo ambito possono contribuire a fare di Treviso la “città dell’innovazione”.

Solo una città aperta e moderna può creare anche le occasioni di lavoro che possono permettere a tanti giovani trevigiani di trovare qui la risposta alle loro aspirazioni professionali, senza bisogno di abbandonare il nostro territorio o di accettare impieghi precari e sottopagati.

Ogni quartiere è città

La trasformazione dei quartieri in centralità urbane (dotate di servizi pubblici e privati, di luoghi di incontro, di nuclei di “comunità”…) è una scelta che ha a che fare con la qualità della vita, il contrasto alle marginalità, la riduzione della necessità di mobilità.

Le sedi degli ex-centri circoscrizionali devono accogliere servizi comunali, sociali e sanitari e diventare i luoghi chiave per “attirare” nei quartieri anche servizi privati. Va anche tenuto presente che, al contrario, le sedi scolastiche rischiano di ridursi a causa della contrazione del numero degli alunni e della conseguente concentrazione in un numero di istituti primari minore dell’attuale.

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