Treviso. Zanoni e Bigon (Pd): “Follia trenta ettari di fotovoltaico a ridosso del Parco del Sile. Dobbiamo stoppare consumo di suolo e speculazioni”
Fotovoltaico
“Le rinnovabili sono il futuro e dovrebbero già essere il presente, ma non possono diventare un business che distrugge altra campagna, nella regione che da tre anni detiene il primato del consumo di suolo. È una follia pensare di coprire un terreno di 30 ettari con pannelli fotovoltaici a ridosso del Parco del Sile, così come prevede il progetto di 200 ettari annunciato sempre nella Marca. Questi interventi vanno chiamati col loro nome: sono speculazioni”. Non usano mezzi termini Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, Consiglieri regionali del Partito Democratico, contro i nuovi parchi di pannelli solari: dopo il Polesine, a Loreo nel Delta del Po, adesso le polemiche si spostano in provincia di Treviso.
Pd: "E' un controsenso"
“Siamo pienamente d’accordo con Coldiretti e la sua raccolta firme - proseguono i Consiglieri - che rispecchiano le preoccupazioni crescenti di un intero territorio, visto che hanno già aderito quasi 10mila persone. È un controsenso che la produzione di energia pulita sia dannosa per ambiente, paesaggio e agricoltura, poiché in quei terreni possono essere coltivate alcune eccellenze Igp, dal radicchio all’asparago. Occorre mettere con urgenza ulteriori paletti. Eppure, già il Ptrc dà delle indicazioni abbastanza chiare: si parla, come ubicazione preferenziale, di cave, siti industriali e discariche”.
La tutela dell'interesse della collettività
“In Veneto abbiamo l’imbarazzo della scelta - concludono Zanoni e Bigon - invece si preferisce eliminare altri campi per un motivo molto semplice: costa meno. Ma non possiamo permettere questa deriva, che l’interesse dei pochi prevalga ancora una volta su quello della collettività”.
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