Veneto, consumi vivaci: boom del benessere e preferenza per i negozi fisici

L’inverno dei consumi in Veneto si presenta vivace: i cittadini sono pronti a spendere, scegliendo con attenzione dove destinare il budget. È quanto emerge dall’indagine 2025 di Confcommercio Veneto e Unioncamere del Veneto, condotta su 600 residenti e focalizzata su Black Friday, Natale e saldi. Il quadro è quello di un Veneto attivo, selettivo, orientato alla qualità e ancora molto legato ai negozi fisici.

Il 70% dei veneti prevede acquisti di abbigliamento, calzature e accessori, categoria che continua a trainare il mercato. Seguono ristorazione ed eventi enogastronomici (67%), mentre il benessere cresce con forza: il 64% investirà in trattamenti, fitness e cura della persona. Il 55% comprerà libri e quattro su dieci articoli per la casa; sport e regali sportivi coinvolgono il 39%.

Rispetto al 2024 aumenta la fiducia. Il beauty-wellness segna un boom: l’82% manterrà o aumenterà il budget, stessa quota per la ristorazione. Libri e moda restano stabili: l’81% manterrà o aumenterà la spesa per il settore librario, il 77% per fashion e accessori.

Significativo il ruolo della qualità: il 61% sceglie prodotti migliori anche se più costosi, tendenza che cresce con l’età (82% over 65). Un orientamento che premia commercio specializzato e artigianato.

I negozi fisici restano protagonisti: il 67% li preferisce all’online. Il 64% sceglierà esercizi di periferia e il 36% i centri storici, contesti che richiedono strategie diverse.

In vista dei saldi, sotto i 100 euro rientrano libri, benessere e sport. Food & wine (58%) e abbigliamento (57%) si collocano tra 100 e 500 euro. Superano i 1.000 euro il 31% di chi prevede viaggi, il 30% degli acquisti elettronici e il 25% del lusso. Gli scontrini medi stimati: 217 euro per l’abbigliamento, 183 per le calzature, 172 per gli accessori