L’ultimo caso di
violenza sulle donne con
l’assassinio di Giulia Cecchettin da parte del fidanzato Filippo Turetta, ha probabilmente fornito la necessaria accelerazione per l’approvazione del disegno di legge dedicato proprio a questo tema e già passato al vaglio della Camera dei Deputati. Così, incoraggiato dall'attenzione mediatica sul tema, l’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo, all'unanimità, con 157 sì, al cosiddetto
ddl contro la violenza sulle donne, ora legge.
Ddl contro violenza sulle donne, cosa dice
Tra le misure previste nel testo dei ministri Roccella, Nordio e Piantedosi, arresto in «
flagranza differita» e ristori. Sul piano della prevenzione, rafforzamento dell'istituto dell'ammonimento sui reati spia e dell'utilizzo del braccialetto elettronico, con il carcere in caso di manomissione; infine la distanza non inferiore a 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima.
Nel testo di maggioranza si impegna «a valutare l'opportunità di inserire nei programmi scolastici, con il pieno coinvolgimento dei genitori, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, l'educazione al rispetto, anche attraverso una formazione emotivo sentimentale, che renda gli individui più consapevoli delle proprie emozioni e delle proprie azioni al fine di creare le condizioni per rapporti umani sentimentali e familiari più sani ed equilibrati».
Tratta anche di
arresto in flagranza differita entro un massimo di 48 ore. Contenuti dettagli sull’utilizzo di
documentazione videofotografica o comunque ottenuta con dispositivi di comunicazione informatica o telematica dalla quale emergano elementi collegati al fatto. Va ricordato che questa strumentazione non poteva essere utilizzata quando
l'accusato di stupro era il figlio del presidente del Senato La Russa, in quanto il cellulare era protetto da immunità parlamentare. Enrico Caccin