Nel 2022 i casi complessivi erano stati 95 di cui 34 nuovi. Nel 2023 i casi complessivi saranno 97 quelli nuovi quasi una quarantina
Forse la maggior consapevolezza dopo il caso di Giulia Cecchettin o forse invece un fenomeno sempre più preoccupante, ma il dato che emerge è che aumentano i nuovi casi segnalati di violenza e maltrattamenti contro le donne nel 2023 rispetto al 2022 in Riviera del Brenta. A fare il punto della situazione delle donne assistite dal centro anti violenza Estia che si trova nel Comune di Mira, ma che serve tutto il comprensorio, è l’assessora alle pari opportunità Irene Salieri. Nel 2022 i casi complessivi erano stati 95 di cui 34 nuovi. Nel 2023 i casi complessivi saranno 97 quelli nuovi quasi una quarantina. Il centro Estia che è gestito dalla cooperativa Iside è il punto di riferimento per 9 Comuni della Riviera del Brenta e cioè per Mira , Camponogara, Campagna Lupia , Stra, Pianiga ,Vigonovo, Fossò, Fiesso, Dolo. Campolongo Maggiore invece ha uno sportello anti violenza autonomo all’interno di quella che un tempo era l’ex villa del boss Felice Maniero, ora casa delle associazioni Cristina Pavesi. Il numero per chiedere aiuto è il 1522. “Si tratta – spiega Irene Salieri- di un preoccupante aumento di nuovi casi che da un lato va analizzato ma dall’altro è anche il frutto di una maggiore sensibilità all’argomento soprattutto nell’ultimo mese dell’anno dopo purtroppo il caso del femminicidio di Giulia Cecchettin a Vigonovo saluto alla ribalta delle cronache”. I dati che emergono quest’anno rispetto al 2022 mettono in risalto come sia aumentata la percentuale delle donne italiane che denunciano violenza. Sono oltre il 65% del totale mentre negli anni passati si era vicini al 50%. “Il 61% di chi compie violenza - spiega l’assessora Salieri - è il partner, marito, convivente, il 30% ex fidanzati e mariti, 6% famigliari, e sono una parte estremamente residuale di chi denuncia è stata maltrattata o ha subito violenza da perfetti estranei” .“C’è poi un altro dato interessante - afferma Salieri - e cioè che l’80% di chi è colpito da violenza sono delle mamme con figli. Diventa importante capire intercettare questi segnali di violenza e maltrattamenti all’interno delle famiglie con degli strumenti sempre più efficaci come gli assistenti sociali ad esempio e le reti di vicinato e delle famiglie”. Nel frattempo anche a livello politico non mancano le iniziative. Il consigliere di Coraggio Italia Paolo Lucarda ha annunciato la proposta di dedicare la sala del consiglio comunale o uno spazio all’interno del municipio alla memoria di Giulia Cecchettin la giovane di Vigonovo assassinata dall’ex fidanzato lo scorso novembre alla quale l’Università di Padova nelle scorse settimane ha conferito la laurea in Ingegneria biomedica. Giulia Cecchettin infatti aveva concluso tutti gli esami e spedito anche la laurea all’Università per la discussione a cui purtroppo non è mai arrivata. Alessandro Abbadir
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