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Intervista al Presidente della Provincia di Vicenza

Andrea Nardin "Le Province hanno alla guida piloti di Formula Uno: ora servono risorse e competenze chiare"

Sistema elettorale, competenze, risorse economiche, concessioni autostradali e opportunità al centro del confronto

 Andrea Nardin

Andrea Nardin, Presidente della Provincia di Vicenza

“Io sulle province ho una visione che è un po' diversa rispetto a quella di Stefano Marcon, nel senso che io ho, ritengo che l'elezione popolare sia certamente un elemento fondante.

Però se dovesse fare una graduatoria di cosa sia più importante per questo Ente metterei ai primi posti da un lato il riconoscimento, reale, dei tantissimi amministratori che, a differenza mia che sono presidente, lavorano duramente e gratuitamente ogni giorno e dall'altro la questione dei fondi messi a disposizione dei nostri enti. Le province, infatti, continuano a garantire scuole, strade, trasporto pubblico e molto altro: gestiamo al meglio i fondi PNRR, siamo piloti di formula uno chiamati a vincere sempre i campionati ma ci danno, ad ogni occasione, la macchina più scassata. Poi ben venga l'elezione popolare, ma prima chiariamoci bene su questi due punti.”


Andrea Nardin, Presidente della Provincia di Vicenza ha le idee molto chiare e non ci sta a perdersi in un dibattito soltanto politico senza badare alla concretezza della quotidianità.


“Connesso a tutto questo – continua Nardin – c'è tutto il problema legato alle competenze: con la riforma molto è stato perso, quelle attuali sono estremamente importanti e per le risorse che ci vengono garantite già dobbiamo fare i salti mortali. Quindi prima decidiamo cosa debbano essere le province, come debbano essere sostenute dal punto di vista economico e poi possiamo parlare anche di competenze e modalità di elezione.”


“Ad oggi, comunque, noi ci occupiamo di tutti gli istituti superiori e anche di quelli dell'università; abbiamo tutto il trasporto pubblico che da noi è in House, a differenza del padovano, abbiamo una partecipazione in fiera, abbiamo una partecipazione in A4 Holding. E poi trasporto, scuole e viabilità: 1300 km di strade. Abbiamo qualche frana da sistemare. Ponti e poi caccia pesca, nel senso che comunque la polizia provinciale, seppur di competenza regionale è delegata, quindi credo di lavoro c'è n'è; senza dimenticare la pianificazione urbanistica ambientale.”


“Nonostante i tagli dal governo centrale – illustra il presidente - siamo riusciti ad approvare ad unanimità un bilancio virtuoso e di investimenti, senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Stazione delle corriere di Viale Milano, manutenzioni straordinarie degli edifici scolastici e un grande piano per la sicurezza stradale: sono questi alcuni degli elementi maggiormente valorizzanti del nostro bilancio. Ho rivendicato in sede di Assemblea il ruolo importante delle Province: stiamo parlando della gestione di 35 milioni di fondi europei per cantieri già chiusi e per altri ad uno stato molto avanzato e di circa altrettanti di investimenti che comunque facciamo di tasca nostra o con cofinanziamenti statali.”


“Personalmente – ha aggiunto - credo ci voglia sempre un giusto equilibrio fra decentramento e coordinamento. Quindi ben venga un coordinamento che metta tutti in linea e che consenta un servizio dignitoso, equo, concorrenziale sulle diverse tematiche. Ma non dimentichiamo che i cittadini del Veneto contribuiscono molto spesso su più fronti al mantenimento di alcuni asset importanti e credo abbiano titolarità per rivendicarne poi la riassegnazione: mi riferisco alle partite in materia energetica per la quale loStato deve garantire la possibilità alle realtà venete di partecipare ai bandi per la concessione della rete, a quelle legate alla A4 Holding che oggi garantisce ai cittadini della provincia di Vicenza 2,2 milioni di euro l'anno di finanziamenti diretti oltre a opere per oltre 200 milioni: posso anche non interessarmi di chi diverrà il gestore, ma non posso accettare che questi investimenti vengano meno.”

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