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Dolo, sulla questione dell' area materno-infantile il sindaco annuncia verifiche e progetto specialistico

Il settore materno‑infantile trasferito a Mirano dopo il Covid non è tornato: comitato e opposizione sollecitano il punto nascite e la pediatria a Dolo, mentre il sindaco Naletto invoca dati ufficiali, parla di denatalità e carenza di personale e propone un progetto per gravidanza, parto e allattamento.

DOLO - OSPEDALE

DOLO. C’è un argomento che riguarda l’ospedale di Dolo che continua ad essere al centro dell’attenzione ed è il settore materno infantile che è stato spostato a Mirano a causa del Covid e non ha fatto più rientro in Riviera. Ne rivendica il ritorno da anni il Comitato Marcato ma anche il capogruppo di ‘Il Ponte del Dolo’, Emilio Zen , ha proposto un’interrogazione sull’argomento nel recente consiglio comunale. Il consigliere di minoranza ha chiesto al sindaco Naletto ‘Lei e la sua amministrazione sosterrete tutte le funzioni dell’area materno-infantile presso l’ospedale di Dolo, oppure in virtù di un sistema ‘distrettuale’ e a fronte di altri eventuali servizi rinuncerete ad avere qui il punto nascite e un reparto di Pediatria con degenza come previsto dalle schede ospedaliere ancora vigenti?’ Domanda a cui il sindaco dolese ha così risposto. “Va ribadito che l’area materno infantile è ancora presente nella programmazione sanitaria del nostro ospedale, non ancora ripristinata dopo l’emergenza sanitaria da Covid. Denatalità e carenza di professionalità sanitarie hanno imposto un attento monitoraggio del numero di parti per ospedale, registrando purtroppo un generale aumento delle strutture sotto la soglia dei 500 parti all’anno. Al fine di conoscere e sostenere con garanzie certe la qualità e la gestione della sicurezza sanitaria nell’area materno-infantile, sono in attesa di ricevere dalla direzione medica il numero ufficiale dei nati a Dolo negli ultimi anni di attività. L’ipotesi – ha concluso il sindaco Naletto - è di lavorare insieme alla valorizzazione di una progettualità specializzata ‘gravidanza-parto-allattamento al seno’, che accompagni e assista la donna durante e oltre il periodo di gestazione, prevendendo una gestione dei parti sempre più medicalizzati”. L. P.

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