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Spinea, la panchina rossa spostata fra le polemiche

La panchina rossa contro la violenza sulle donne posizionata davanti al municipio diventa un caso dopo i lavori nell’area che hanno portato allo spostamento pochi metri più avanti.

Spinea Spinea
"Un punto a caso, di fronte a un bar e privata del significato che aveva in precedenza" - la protesta dell’opposizione in Comune, e di parte degli abitanti di Spinea dopo il riposizionamento della panchina rossa.

La replica di Vesnaver

La risposta del sindaco Vesvaner è immediata e secca: “Mi sorprende - spiega - che in molti abbiano perso la memoria del fatto gravissimo accaduto il 6 luglio 2010 nei pressi della nuova collocazione della panchina. Non è stata messa davanti a un bar, ma davanti all’edificio commerciale dove è avvenuto il caso più grave di femminicidio di Spinea. Roberta, si chiamava, la 43enne che è stata uccisa barbaramente con 63 coltellate dall’ex, proprio lì in via Roma. Pertanto la nuova collocazione la riteniamo più che adatta. Inoltre è stata completamente ristrutturata. E’ passato il tempo dei simboli, messi e poi dimenticati: bisogna rimboccarsi le maniche e produrre azioni e politiche”.

La sindaca di Spinea: "Tolleranza e cultura vanno insegnate e divulgate, e non certo facendo solo demagogia"

La panchina è stata spostata anche perché l'arredo urbano attorno al Municipio è soggetto a rinnovo e riqualificazione. "Stiamo restaurando altre panchine - prosegue la sindaca- che verranno personalizzate a tema e distribuite su tutto il territorio della città per dare maggiore diffusione al messaggio. Servono azioni e progetti reali che partano dall’educazione nelle scuole, nelle famiglie. Tolleranza e cultura vanno insegnate e divulgate, e non certo facendo solo demagogia". (m.to)
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