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San Donà, tenta la truffa del "finto carabiniere": arrestato

I veri carabinieri hanno bloccato un 20enne, che aveva raggirato una famiglia. Nel Veneziano è il quarto arresto per truffa in due settimane

Continuano i tentativi di truffa ai danni di anziani sul territorio. Ma prosegue anche, incessante, l'attività di contrasto al fenomeno da parte delle forze dell'ordine. Nel Veneziano, nelle ultime due settimane, sono già quattro i truffatori finiti in manette. L'ultimo episodio, come ricostruito ieri in Tribunale, è avvenuto a San Donà di Piave. I carabinieri, quelli veri, hanno sventato il raggiro e arrestato un 20enne, di origini brasiliane, ma residente nel napoletano. L'uomo è comparso davanti al giudice, che ne ha convalidato l'arresto, disponendone la custodia cautelare in carcere. I fatti risalgono a martedì pomeriggio, la truffa sarebbe avvenuta in tre atti. Vittima una famiglia di San Donà, con un’anziana madre e due figli. Tutto è partito con la chiamata di un uomo che, fingendosi carabiniere, ha invitato il figlio più anziano a un incontro in un bar del centro per risolvere una controversia. Poco dopo, mentre l’uomo si recava all’appuntamento, a casa della famiglia è giunta una seconda telefonata, in cui si spiegava che il loro familiare era stato trattenuto e per evitargli l’arresto avrebbero dovuto versare mille euro. A ritirare la somma sarebbe arrivato il figlio del maresciallo. A questo punto a casa della famiglia si presenta il sedicente figlio del carabiniere, che intasca la busta con il contante e alcuni monili. L’uomo sale su un taxi e si dirige verso Mestre. Ma sulle sue tracce ci sono già i carabinieri, quelli veri, allertati dal primo figlio che davanti al bar non ha trovato nessuno e si è insospettito dell’accaduto. E’ scattato così l’arresto per il 20enne brasiliano.

Come evitare le truffe, i consigli dell'Arma dei Carabinieri

Nelle ultime due settimane sono già quattro i truffatori arrestati in provincia dai carabinieri, che hanno avviato una serie di servizi mirati, con pattuglie e in borghese, per sventare questi odiosi reati. Oltre a intensificare l’attività di prevenzione, con incontri e conferenze con gli anziani per illustrare i consigli per evitare di cadere in questi raggiri. Nel caso in cui si rimanesse vittima di una truffa di questo tipo, il consiglio è di avvisare tempestivamente le forze. L'altro consiglio è di non tenere denaro contante e somme ingenti a casa. Ma il messaggio da diffondere il più possibile è che nessun carabiniere viene a casa a recuperare soldi. Se si riceve una chiamata di questo tenore, si è certamente di fronte a una truffa.
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