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Addio a Monsignor Lucio Bonora, figura di spicco del Veneto

Il presidente Zaia esprime il suo cordoglio: "Ci lascia un uomo di grande valore come sacerdote, giurista e storico"

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Foto di repertorio

Monsignor Lucio Bonora, sacerdote trevigiano e giurista di fama, è scomparso oggi a Roma, all'età di 66 anni, a causa di una rapida malattia. La notizia della sua morte ha suscitato un'ondata di commozione, tra cui quella del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha ricordato Bonora come una figura di grande spessore culturale e spirituale.

Il ricordo di Zaia
"Apprendo con grande tristezza la notizia della sua morte", ha dichiarato Zaia. "Monsignor Bonora è stato un sacerdote che ha dato un enorme contributo alla nostra terra, non solo come uomo di Chiesa, ma anche come giurista e storico. La sua formazione intellettuale e la sua esperienza come parroco nei nostri paesi gli hanno permesso di esprimere tutto il valore della Chiesa veneta anche nei suoi ruoli internazionali, tra cui quello di giudice ecclesiastico presso la Santa Sede", ha proseguito il presidente.

L'eredità storica di Don Lucio
Zaia ha inoltre ricordato l'importante lavoro di Monsignor Bonora come storico. "Ci lascia una vasta produzione di scritti che ripercorrono la tradizione cristiana del nostro territorio e il ruolo della Chiesa veneta, con opere fondamentali sui Beato Longhin e su Papa Pio X", ha sottolineato. Il presidente ha inoltre ricordato come Don Lucio fosse un devoto cultore di Papa Pio X, al punto che fu scelto personalmente da Papa Francesco per accompagnare l'urna con il corpo del santo in un recente pellegrinaggio attraverso il Veneto.

Vicini alla Diocesi di Treviso
"Con la sua morte, il Veneto perde una figura che ha saputo coniugare profondità spirituale e grande intelligenza giuridica e storica", ha concluso Zaia. "In questo momento difficile, esprimo la mia vicinanza al Vescovo di Treviso, alla Diocesi e alla famiglia di Monsignor Bonora".

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