Carcere di Montorio, convocato il tavolo di lavoro per gennaio 2024: «Occorre tenere alta l'attenzione per non perdere occasioni di recupero umano e sociale»
Al tavolo di lavoro per il carcere di Montorio è invitato anche il Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Giovanni Russo.
E’ convocato per gennaio 2024 il tavolo di lavoro voluto dall’Amministrazione con focus sul carcere di Verona. Alla luce dei recenti casi di detenuti suicidi all’interno della struttura, si cercherà di capire bisogni e urgenze della Casa Circondariale al fine di trovare soluzioni idonee. Una realtà, quella del carcere cittadino, su cui l’Amministrazione ha posto da sempre particolare attenzione. Al di là di qualsiasi visione si possa avere - riporta una nota dell'Ufficio stampa - , i detenuti sono persone per le quali deve rimanere sempre alta l’attenzione perché non si perdano occasioni di recupero dal punto di vista umano e sociale. Ciò in virtù anche della considerazione che per la maggior parte di coloro che entrano in carcere, la detenzione è un’esperienza transitoria, terminata la quale tornano ad essere cittadini a tutti gli effetti. Un reinserimento nel territorio che non può prescindere dal territorio stesso, considerato anche che molti dei detenuti nel carcere di Verona sono residenti del comune. Da qui la necessità di un’integrazione tra carcere e territorio che deve rivelarsi efficace e duratura. Al tavolo sono stati invitati il Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, la direttrice della Casa Circondariale di Montorio Francesca Gioieni e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale don Carlo Vinco. Per il Comune ci saranno gli assessori alle Politiche sociali Luisa Ceni, alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e al Terzo settore Italo Sandrini.
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