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La Cisl: "Seimila lavoratori del settore agricolo sono senza contratto provinciale. Bisogna riprendere le trattative"

maurizio de zorzi

Maurizio De Zorzi segretario Fai Cisl

La Cisl: "Chiediamo un aumento del 6.5% per rafforzare i redditi degli agricoltori"

Maurizio De Zorzi segretario Fai Cisl
Anche nel Vicentino il settore agricolo è chiamato ad affrontare alcune questioni urgenti, a partire dal rinnovo del contratto provinciale che coinvolge i circa 6.000 lavoratori vicentini del settore e risulta scaduto ormai da diversi mesi. «È un bene che il Governo abbia aperto alle richieste delle imprese, anche sul fronte fiscale - sottolinea Maurizio De Zorzi, segretario provinciale della Fai Cisl Vicenza - perché solo con la giusta remunerazione delle imprese agricole si possono salvaguardare le retribuzioni di tutti coloro che lavorano nel comparto. Oggi i lavoratori pagano sulla propria pelle gli scarsi guadagni che a volte hanno le imprese, però ora occorre far sì che i benefici delle misure annunciate dal Governo siano trasferiti anche ai lavoratori e per questo motivo come Fai Cisl Vicenza chiediamo di riprendere con urgenza la contrattazione per il contratto provinciale della categoria, che è ormai scaduto». Per il settore agricolo, oltre al contratto nazionale, è previsto infatti anche un contratto provinciale di primo livello che regola alcuni temi fondamentali, tra cui anche una quota del salario: «Dobbiamo rafforzare il reddito dei lavoratori, che stanno pagando a caro prezzo i forti rincari degli ultimi due anni. Per questo come organizzazioni sindacali di categoria chiediamo un aumento del 6,5% e ritengo che sia nell’interesse delle imprese, ma vorrei direi di tutti, sostenere il reddito dei lavoratori agricoli».
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