Ritorna in auge a Camisano Vicentino la truffa dello specchietto ai danni di un cittadino di 62 anni che ci casca, poi si ravvede e impugna il telefono per fotografare la targa del truffatore: a quel punto viene minacciato pesantemente.
I fatti sono avvenuti sabato scorso ma solo oggi si è identificato e individuato il responsabile del reato: si tratta del 25enne di origine siciliana, le cui iniziali sono G. F. che si muove a bordo di un Fiat Cubo (in altri casi Doblò), già conosciuto alle forze dell'ordine. Il giovanotto ha fermato il camisanese di 62 anni mentre circolava in auto, e l'ha convinto di essere stato lui a causare la rottura dello specchietto retrovisore esterno del suo furgoncino. Era solo un espediente per chiedere al malcapitato 200 euro. Alla fine il vicentino ha consegnato al giovane 170euro che aveva in tasca e mentre questo se ne andava ha capito di essere stato raggirato e, estratto il cellulare dalle tasche, ha fotografato il retro del Fiat Cubo riprendendo la targa. A quel punto mentre se ne andava il 25enne l'ha minacciato dicendogli di non denunciare il fatto. Subito però ha denunciato il fatto ai carabinieri che stamane hanno addebitato la denuncia a peide libero all'autore della truffa e delle minacce. Analogo caso, sempre a Camisano una settimana fa, in cui una coppia (lui è probabilmente è lo stesso) ha tentato di truffare un anziano con la stessa tecnica. L'anziano però non ha creduto al racconto. (FB)
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