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28.06.2021 - 15:39
Un momento del Flash Mob di sabato davanti al cantiere del nuovo presidio di polizia locale a Campo Marzo: per Welcome Refugees non è la soluzione alla sicurezza dell'area verde
"Da tempo l’amministrazione comunale promettere di portare decoro e sicurezza nell’area. Come? Prendendo 185mila euro - scrive in una nota Welcome Refugees Vicenza - dal bilancio comunale per ristrutturare l’Ex biglietteria AIM, che diventerà un ufficio di polizia locale con cella di sicurezza annessa".
"In questa città - proseguono - i servizi sociali raschiano continuamente il fondo del barile, i ricoveri sono chiusi e centinaia di persone sono in strada. Per far si che queste persone non stazionino nel centro o facciano uso di sostanze, al posto di fornire servizi, l’amministrazione spende soldi per spostare la sede della polizia locale di qualche centinaio di metri".
"Campo Marzio è un parco già presidiato da polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza ed esercito. Eppure la vendita di sostanze continua, con centinaia di consumatori dati per persi nella morsa dell’eroina. La mossa di investire risorse per aggiungere un corpo di polizia che ha sequestrato delle modiche quantità di sostanze è per guadagnare consensi, non per risolvere il problema".
E sottolineano da Welcome Refugees: "Risulta ovvio che questo impianto di controllo e repressione non è ciò che serve a Vicenza: lo spaccio si sparpaglia per la città creando dei grossi problemi nelle zone periferiche".
"Dove sono i servizi di accoglienza notturna?" si domandano i militanti
"Dove sono i fondi comunali per progetti abitativi che porterebbero molte persone via dalla strada? Per portare avanti i servizi di prevenzione?"
"Meglio spendere centinaia di migliaia di euro in telecamere, pattuglie e comandi di polizia, sono facili promesse da fare ai cittadini. Siamo di fronte ad un’amministrazione - concludono - che non accetta critiche, e che non ha la minima idea di cosa fare con le persone in difficoltà se non fargli la guerra e che continua a fare finta di niente di fronte alla povertà dilagante effetto della pandemia".
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