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Il Pd denuncia: «Negata Piazza Ferretto per il comizio con Elly Schlein e Manildo»

Martella: «Inaccettabile impedire la chiusura della campagna elettorale di Manildo in un luogo pubblico»

Scoppia la polemica a Mestre dopo che il Partito Democratico si è visto negare dal Comune la possibilità di utilizzare Piazza Ferretto per la chiusura della campagna elettorale del candidato presidente del Veneto Giovanni Manildo, prevista per il 19 novembre, alla presenza della segretaria nazionale Elly Schlein.

A denunciare l’accaduto è stato il segretario metropolitano del Pd, Matteo Bellomo, affiancato dal segretario regionale Andrea Martella e dall’ex deputato Michele Mognato.
«Avevamo chiesto regolarmente la piazza – ha spiegato Bellomo – e il Comune ci aveva dato il via libera, chiedendoci perfino i numeri di targa dei mezzi necessari per l’allestimento di audio e luci. Poi, improvvisamente, ci è arrivato il diniego».

Secondo i dem, il rifiuto sarebbe ancora più grave perché, in un primo momento, la stessa piazza era stata concessa al candidato del centrodestra Alberto Stefani, prima che la coalizione decidesse autonomamente di cambiare sede. «Dopo quella scelta – prosegue Bellomo – il Comune ha ritirato l’autorizzazione anche a noi, adducendo motivazioni logistiche legate ai lavori natalizi. È un comportamento incomprensibile».

Michele Mognato sottolinea come gli allestimenti in corso non sarebbero stati in alcun modo ostacolati: «Sappiamo che si sta montando il palco per gli eventi di Natale e proprio per questo avevano anticipato i lavori. Il nostro comizio non avrebbe toccato nulla, bastava coordinarsi».

Durissimo il commento di Andrea Martella, che parla apertamente di una decisione politica:
«È evidente che dietro questo stop ci sia una volontà di parte. Ed è un fatto grave, perché la concessione di uno spazio pubblico a un partito che chiede di concludere la propria campagna elettorale è un principio di democrazia e di rispetto verso i cittadini. Negare questa possibilità significa colpire il pluralismo e limitare il confronto politico».

Il Pd, che ora valuta alternative per lo svolgimento dell’evento con Schlein e Manildo, chiede trasparenza e parità di trattamento per tutte le forze politiche: «Non è solo una questione organizzativa – concludono i dirigenti dem – ma di diritto democratico alla partecipazione. Piazza Ferretto appartiene a tutti i cittadini, non a chi governa pro tempore».

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