venerdì, 26 Aprile 2024
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Cala il numero dei consiglieri: da venti a dieci

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Parlando di elezioni amministrative a Porto Tolle vale la pena anche riavvolgere il nastro del tempo e andare a vedere cosa accadde nel 2008, ovvero l’ultima volta in cui i portotollesi sono stati chiamati a scegliere i propri rappresentanti. Prima però c’è da chiedersi cosa sia cambiato rispetto a cinque anni fa: di sicuro il quadro politico ha subito delle variazioni, ma l’aspetto più interessante sta nei numeri che serviranno per entrare nella sala consiliare di piazza Ciceruacchio. È infatti diminuito il numero di consiglieri da eleggere, si passa da venti a sedici, e di conseguenza è minore anche il numero di amministratori che effettivamente comporranno la nuova giunta: si passa da otto (sindaco compreso) a sei. Questo significa che gli aspiranti consiglieri dovranno ottenere almeno un centinaio di preferenze per sperare di essere eletti. Il 2008, si diceva: all’epoca erano tre gli schieramenti sulla linea di partenza. La lista civica “Finotti Sindaco” capeggiata ovviamente dal sindaco uscente Silvano Finotti; “Per il vero cambiamento” di Mirco Mancin e la lista “Sinistra Arcobaleno” di Claudio Bortolotti. La spuntò la prima con una percentuale del 61% in quello che fu una sorta di plebiscito: 4.449 voti totali colti dall’eterogenea alleanza che comprendeva Partito Democratico, Partito Socialista, Lega Nord, esponenti ex An ed ex forzisti. Mancin e i suoi candidati raccolsero 2.389 voti, pari al 32,9%, mentre per la Sinistra arrivarono 428 voti (5,9%), sufficienti a far entrare Claudio Bortolotti in consiglio comunale. L’affluenza si attestò all’86,1%, ben cinque punti percentuali sopra il dato della precedente elezione del 2003. I numeri delle elezioni politiche 2013 fanno pensare a scenari diversi sul piano numerico per la corsa di quest’anno, complice anche l’ingresso in scena del Movimento Cinque Stelle, capace di ottenere 1.862 voti nella recentissima tornata elettorale.