martedì, 7 Maggio 2024
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I luoghi dell’abbandono a Rovigo: edifici dimenticati e lasciati a se stessi

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rovigo-luoghi-abbandonatiSe le saracinesche dei negozi che si abbassano definitivamente non fossero sufficienti a dare di Rovigo l’immagine di una città in via di estinzione, basta scorgere la lista di edifici abbandonati, che ogni giorno si presta ad allungarsi, per aumentare l’aura spettrale della città. Enormi costruzioni lasciate andare, edifici abbandonati, trasformati in rifugi per animali randagi, topi e piccioni. Non serve nemmeno allontanarsi dal centro della città.
Una passeggiata lungo il corso, nelle piazze e nelle principali vie cittadine bastano per cogliere una Rovigo in rovina che, in finestroni rotti, tetti pericolanti e muri che si sgretolano, trova il suo emblema. Sono una decina, se non di più, gli stabili ormai lasciati nel degrado, mentre altri stanno per aggiungersi in coda.
Tra i più noti l’ex caserma dei vigili del fuoco, tra vicolo Donatoni e vicolo Castello, diventato un villaggio per gatti randagi, al limite dell’igiene pubblica, lasciato a se stesso da più di 20 anni.
Segue l’ex forno comunale, meno visibile all’occhio, tra piazza Merlin e piazzetta Annonaria, una vera icona della storia della città lasciata letteralmente cadere a pezzi. Ma la lista prosegue con l’ex catasto e l’ex Genio Civile in corso del Popolo e l’ex Conservatoria dei registri immobiliari in via Angeli.
Di particolare rilevanza storica anche casa Rosetta Ferrari, in piazzale D’Annunzio, di cui resta solo il ricordo della bellezza di un palazzo nel pieno centro cittadino, arricchito da un affresco di una Rovigo murata risalente al ‘500 lasciato in una situazione di gravissimo degrado. Poi si accoda il tanto agognato cinema Odeon, il sogno di tutti i rodigini, che continua a rimanere tale. Immutata anche l’ex biglietteria della stazione delle corriere in piazzale Di Vittorio con l’annessa ex pizzeria.
Di positivo c’è da dire che le straordinarie opere realizzate dagli artisti Centocanesio e Gaia Lionello hanno saputo donare alla struttura un’armonia diversa, pur non riuscendo a cancellare la verità di fondo e la sensazione di abbandono che trasuda. Ma tra tutti, a dominare, forse anche per dimensioni, il mostro dell’ex ospedale Maddalena, rifugio per senzatetto e ora anche covo di malviventi che, intrufolandosi indisturbati all’interno del parco, lasciano sporcizia ovunque.
Anche se proprio su questo punto l’amminstrazione ha garantito interventi, come riferiamo nell’articolo in questa pagina. A nulla valgono le lamentele dei residenti, le paure dei cittadini e le dichiarazioni di chi li vede sbeffeggiare la stessa polizia. Non resta che aspettare, almeno per il Maddalena, i famosi 18milioni di euro destinati alla sua riqualificazione.

Serena Di Santo