venerdì, 26 Aprile 2024
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Parco del Passante di Mirano, un’area dedicata a Ivana Cagnin

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La sindaca Maria Rosa Pavanello ha ottenuto l’autorizzazione alla intitolazione dalla Prefettura

Un parco per Ivana Cagnin, storica presidente del comitato “Viabilità Sicura di Scaltenigo, Ballò e Vetrego”, scomparsa a 78 anni lo scorso 16 gennaio, nel pieno delle sue battaglie. A proporre nei mesi scorsi l’intitolazione, in accordo con la famiglia, è stata Cav-Concessioni Autostradali Venete, che con la signora Cagnin ha intrattenuto a lungo rapporti di confronto e collaborazione relativamente alla gestione delle proprie infrastrutture e del verde.

La presidente di Cav Luisa Serato ha così proposto al Comune di Mirano la possibilità di dedicare a Cagnin proprio un’area verde, per ricordare il suo contributo all’ambiente e alla tutela del territorio e soprattutto premiare l’atteggiamento costruttivo del comitato da lei presieduto nell’affrontare i temi della compensazione e delle mitigazioni in seguito all’avvento del Passante di Mestre a Mirano.

Subito d’accordo la sindaca Maria Rosa Pavanello, che ha richiesto e ottenuto dalla Prefettura anche una deroga, essendo in termini di legge troppo recente la scomparsa della cittadina per intitolarle un’area pubblica.

La cerimonia di intitolazione si è svolta lo scorso giugno e l’area prescelta è stata proprio il Parco del Passante di via Porara, la più grande area di mitigazione di Cav, che ora porta il nome della pasionaria di Scaltenigo: “Quello di Ivana – ha detto Serato – è stato un atteggiamento sempre interessato, una collaborazione spesso cercata, un approccio mai contro a priori, ma costruttivo, oggi raro da trovare in un comitato che, per natura, nasce e opera a tutela di una comunità o di parte di essa”.

“Credeva fermamente nella necessità di impegnasi in prima persona per il bene della comunità – ha aggiunto Pavanello – è stata un’interlocutrice fondamentale per il Comune e per molti altri enti, un punto di riferimento e un esempio di dedizione, correttezza e generosità”.

Per il figlio di Ivana, Michele Galantin: “Un’autostrada tra gli alberi è il simbolo che non sempre le opere dell’uomo sono a scapito dell’ambiente e con il buonsenso possono coesistere ed essere meno impattanti. Mia madre disse che non avrebbe mai visto questi alberi crescere, ma lo avrebbero visto i suoi nipoti. Ecco, pensiamo sempre ai nostri nipoti, difficilmente sbaglieremo”.