venerdì, 26 Aprile 2024
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Monselice: dopo le polemiche torna il sereno con i servizi scolastici integrativi

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La prima campanella quest’anno ha avuto per tutti un sapore diverso, dopo i lunghi mesi in cui le porte delle scuole sono rimaste chiuse agli studenti a causa dell’emergenza covid

Servizi scolastici integrativi

Ma nella città della Rocca il primo giorno di scuola ha portato con sé diverse polemiche sfociate anche in una manifestazione davanti al comune da parte di un gruppo di genitori e bambini. Il motivo? La mancanza, al momento dell’inizio della scuola, di indicazioni e certezze verso i servizi integrativi su cui i genitori contano per la gestione quotidiana. Fino al precedente anno scolastico, l’Amministrazione comunale offriva e proponeva alle famiglie una serie di servizi a domanda tra cui la refezione, il trasporto ma anche l’accoglienza anticipata rispetto all’orario delle lezioni e il doposcuola. A cambiare le carte in tavola per il nuovo anno scolastico negli istituti della Rocca, però, i rigidi protocolli da adottare per fronteggiare la situazione emergenziale creata dal coronavirus, per evitare assembramenti e minimizzare il rischio di contagio. Ed è a questo punto che la macchina organizzativa dei servizi scolastici alternativi ha incontrato un ostacolo.

Le parole dell’amministrazione comunale

“Nella proposta del Comune, il servizio integrativo pomeridiano nel periodo pre-Covid19, veniva attivato per ogni plesso scolastico quando si iscrivevano un numero minimo di 10 bambini, in modo da formare gruppi di almeno 10 persone anche afferenti a classi diverse” hanno spiegato da subito da Palazzo Tortorini “Questa situazione comporta che il gruppo stabile di studenti della mattina, composta da un cluster di allievi afferenti a quella classe, al pomeriggio con i servizi pomeridiani venga ad essere mescolato con la formazione di un nuovo gruppo di studenti diverso”. Lo stesso ufficio scolastico del Veneto aveva, in merito, sottolineato tra le linee guida per la ripartenza quanto fosse importante evitare il mescolamento di allievi di classi diverse. Dal canto suo, quindi, l’Amministrazione aveva scelto di tenere un comportamento prudente, sospendendo in un primo momento i servizi integrativi per rimodulare sia le modalità di erogazione sia la preparazione generale.

“Abbiamo avuto la necessità di approfondire la materia alla luce delle limitazioni imposte dall’ufficio scolastico regionale” spiega l’Assessore e vice sindaco Andrea Parolo che aggiunge che ora “E’ stato trovato il percorso e la soluzione giuridica per superare le limitazione indicate dall’USR Veneto in merito a questo tipo di servizio anche grazie alla collaborazione e continue interlocuzioni tra lo stesso USR Veneto e altre Amministrazioni Comunali che si erano poste gli stessi interrogativi del Comune di Monselice”. Dopo giorni di tensione e preoccupazione, quindi, sembra che la questione che ha tenuto con il fiato sospeso i genitori sia giunta a un punto di svolta: a ottobre torneranno accoglienza anticipata e rientri pomeridiani negli istituti cittadini.

Martina Toso