Pensando alle eccellenze alimentari del Delta del Po, potrebbe non venire subito alla mente una bevanda tipicamente orientale come il sake.
Ci hanno pensatodue imprenditori di Porto Viro, Stefano Albertin e Barbara Pullara, che insieme gestiscono il birrificio artigianale Capolinea 309, a declinare in salsa venetail famoso liquore con il riso del Delta del Po IGP.
Pila
Il nome dato, Pila, è in linea con gli altri del loro locale, e che richiamano toponimi del territorio, come le birre artigianali Maistra e Gnocca solo per citarne due. Il nome Pila è infatti quello di una frazione di Porto Tolle, dove nei primi del ‘900 il riso veniva coltivato, impilato e lavorato nelle barchesse delle ville venete.
Delta del Po, il sake veneto
A pubblicizzare questo sake totalmente veneto – aromatizzato, sempre per restare in regione, con un luppolo coltivato sui Monti Lessini – è intervenuto l’assessore regionale a turismo e agricoltura Federico Caner, postando sui social una sua foto con una bottiglia di Pila. “Bravi, dai nostri prodotti locali possono nascere tante nuove proposte; a differenza della bevanda giapponese però ha le bollicine e va bevuto freddo: perfetto con pesce, ostriche e formaggi” scrive l’assessore, e i proprietari nel ringraziare il Consorzio di Tutela Riso del Delta del Po IGP spiegano che “Pila si abbina benissimo ad altre eccellenze del nostro territorio come mitili, vongole e salumi”. (f.p.)