venerdì, 26 Aprile 2024
HomePadovanoPadovaSuper Walls: concluse le opere di street art, ora Padova è una...

Super Walls: concluse le opere di street art, ora Padova è una galleria d’arte a cielo aperto

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Conclusa la Biennale di street art “Super Walls” che ha coinvolto 39 artisti internazionali, 13 dei quali donne, nella realizzazione di 35 grandi opere d’arte pubblica sul tema della rinascita

Si conclude con la creazione di trentacinque opere d’arte monumentali su altrettanti grandi muri dislocati nel tessuto urbano di Padova e provincia la seconda edizione della Biennale di street art “Super Walls”, la kermesse internazionale dedicata all’arte pubblica e alla valorizzazione del paesaggio urbano, curata dal gallerista Carlo Silvestrin e dalla critica d’arte Dominique Stella, che quest’anno ha coinvolto 39 artisti, di cui 13 donne, provenienti da cinque paesi e chiamati a interpretare con il loro filtro creativo il tema della rinascita alle porte dell’era post-pandemica.

Le superfici, che si aggiungono alle 20 già realizzate in occasione della prima edizione, sono state messe a disposizione da enti pubblici e privati, compresi ospedali, scuole, supermercati e istituti religiosi. Gli artisti che hanno preso parte a Super Walls 2021 sono: gli italiani Alessio-B, Any, Axe, Boogie.EAD, Joys, Orion, Peeta, Roulè, Tony Gallo, Yama, Zero Mentale, Evyrein, Gabriele Bonato, Mrfijodor, Paolo Psiko, Shife, Alessandra Carloni, Ale Senso, Capo Bianco, Pamela Randon ed Elena Meneghetti (in coppia RA.MEN); gli spagnoli Spok, Doa Oa, Nuriatoll e le argentine trapiantate in Spagna Vanesa Galdeano e Analí Chanquía (in coppia  Medianeras); la russa operante in Francia Anna Conda e i francesi Nerone (di base in UK), Daco, David Karsenty, il collettivo La Crémerie; le olandesi JDL e Nina Valkhoff; la tedesca Julia Benz.

Tra le opere più apprezzate dai cittadini e dai visitatori durante la realizzazione, spiccano: il murale più grande d’Italia, esteso per quasi 4.000 metri quadri e comparso sull’acquedotto di Padova per mano del collettivo francese La Crémerie; il commovente regalo di nozze dell’olandese JDL, un abbraccio alto più di 20 metri sull’ospedale Sant’Antonio, al fratello adottivo e a sua moglie malata di cancro; il murale “Consumerism consumes us” dell’italiano Mrfijodor sulle pareti di una scuola, dove una sigaretta lunga trenta metri brucia salute, ambiente e coscienze ammonendo sui danni provocati dai alcuni gesti rituali comuni; le coloratissime oche di Tony Gallo nell’opera “Nulla è per caso” sulla palestra comunale di Mestrino; i giochi di prospettiva tridimensionali di Peeta che fanno sparire un intero angolo dell’edificio dell’Università di Padova, che ha messo a disposizione due muri tra le numerose iniziative per la celebrazione dei suoi 800 anni.