venerdì, 26 Aprile 2024
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Riva Vena a Chioggia: la passeggiata del “cicchetto”

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Riva Vena, la passeggiata ideale per gustare il “cicchetto” a Chioggia. L’offerta è apprezzata da cittadini e turisti.

ChioggiaSembra definitivamente decollata l’idea di rilanciare Riva Vena trasformandola in caratteristica passeggiata dove poter gustare il “cicchetto” veneziano. Ormai l’offerta dei prelibati “bocconcini” accompagnati da un piccolo bicchiere di vino è diversificata (due nuovi locali aperti durante il mese di aprile) e di qualità; apprezzata dai cittadini come da turisti. L’impressione di questi primi week end primaverili è che la città abbia trovato il modo di “convivere” con questa forma di attrattiva “slow” tanto apprezzata quanto “rischiosa”; in ragione del possibile consumo incontrollato di alcool e conseguenti schiamazzi. Niente di tutto ciò si è visto lungo la fondamenta che, anzi, è sembrata “impreziosita” dal connubio di dialetti e lingue diversi (non pochi gli stranieri che già si vedono per le calli). Raccontare del contest “Migliore cicchetto di Riva Vena del 2022” (per la cronaca vinta dal Bacaro Fryto, con “la Ciosetta”: polpetta con stecco da passeggio composto da sarde, radicchio rosso, bossolà e accompagnato dalla Birra Rossa di Chioggia  ) fa sembrare lontani anni luce i tempi in cui da queste parti si parlava di degrado, microcriminalità, malintenzionati.

Riva Vena, passeggiata del cicchetto a Chioggia. Boscolo: “complimenti per l’iniziativa”

“Ho partecipato alla premiazione del “Miglior Cicchetto – Riva Vena 2022” – racconta dai propri canali social il Presidente del Consiglio Comunale Beniamino Boscolobella iniziativa degli amici esercenti ubicati in uno dei più bei scorci di Chioggia. Complimenti per l’iniziativa, all’amico Luigi Ranzato e al comitato di Riva Vena, per la bellissima iniziativa, che fino a qualche anno fa era impensabile. Lo stesso Presidente non dimentica le ragioni che avevano determinato il lento declino di questo scorcio cittadino recentemente finito tra le pagine del New York Times. “Il Consorzio Venezia Nuova, Magistrato alle Acque, Comune, nel 2006, aprivano il cantiere in canal Vena, interrandolo prima a sud e poi a nord, da un lato per la realizzazione del “Baby Mose” e dall’altro per il rifacimento della rete dei sottoservizi e riqualificazione urbana. Il risultato, dopo un paio d’anni di cantiere, fu che nessuno più passeggiava in riva, gli esercenti avevano sempre meno clienti, si spegnevano sempre più vetrine e il degrado iniziava gradualmente a prendere forma. Oggi, a distanza di anni dalla fine del cantiere, è tutto diverso. Nuovi bacari, nuovi negozi, molti esercenti abbelliscono e illuminano la riva, non più oggetto di degrado, ma location per turisti e cittadini”. (l.r.)