domenica, 28 Aprile 2024
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Castello di Monselice, tornano tre opere rubate nel 1979

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Dopo più di quarant’anni un bassorilievo ligneo e due dipinti della collezione di Vittorio Cini sono stati restituiti al Castello di Monselice.

Tre opere trafugate più di quarant’anni fa dal Castello di Monselice sono tornate ai piedi della Rocca. Rubate nella notte tra il 12 e il 13 dicembre 1979, sono oggi tornati a Monselice il bassorilievo “Adorazione del Bambino” di scuola lombarda risalente al Quattrocento, “Adorazione dei pastori”, un olio su tela del Cinquecento, e il seicentesco “San Luca Evangelista” di Pietro Bellotti.

Oltre a queste opere, quella notte, furono rubati e immessi nel mercato illecito più di 40 pezzi tra sculture, dipinti, arredi e ceramiche della collezione del conte e mecenate Vittorio Cini. A condurre le indagini che hanno permesso il ritrovamento dei due dipinti su tavola e del bassorilievo ligneo è stato il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia che è riuscito a restituirli alla Fondazione Giorgio Cini, proprietaria del Castello al momento del furto. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto i pezzi da collezione rispettivamente sul mercato antiquariale inglese e presso due case d’asta, a Genova e Parigi.

Un deposito temporaneo permetterà ai visitatori di vedere di nuovo le tre opere ai piedi della Rocca

Grazie a un accordo tra Regione Veneto e Fondazione Giorgio Cini le opere saranno ora in deposito a Monselice: una temporanea restituzione che permetterà ai visitatori di vederle e apprezzarle. “È davvero un evento da festeggiare questo ritorno a Monselice di opere d’arte sottratte e in parte recuperate grazie alla ben nota professionalità ed alla capacità del Nucleo Carabinieri a ciò deputato” ha precisato Giorgia Bedin durante la cerimonia ufficiale “Questa speciale concessione mi pare l’occasione propizia per lanciare un’idea: perché non creare una circolarità di opere da ospitare di anno in anno in uno spazio apposito, stimolando in tal modo il ritorno dei visitatori, utile il fatto a suscitare insieme dibattiti culturali e interesse verso il bello di cui abbiamo davvero bisogno specie nei giorni così difficili che stiamo attraversando”.

Il sindaco di Monselice: “Investire in cultura per competere con gli altri Paesi europei”

Un proposito ambizioso e lungimirante quello che viene da Palazzo Tortorini per creare una vera e propria rete nell’ambito della cultura e dell’arte a vantaggio anche del settore turistico. “Bisogna investire in cultura, innovazione e accoglienza turistica per competere con le offerte degli altri Paesi europei, per accrescere gli standard, e così valorizzare ancor di più storia, tradizione e natura dell’Italia” ha continuato il sindaco della Rocca. “Mi rendo conto che occorrerà lavorare, attivare le necessarie sinergie, ma credo che sia davvero possibile ampliare e consolidare altri ritorni, stimolati e favoriti proprio dalla bella giornata che oggi giustamente celebriamo”.

Per l’occasione è stata organizzata una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti della Regione Veneto e della Fondazione Giorgio Cini, oltre al comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, Christian Costantini.

Martina Toso