sabato, 27 Aprile 2024
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Padova, l’hospice Casa Santa Chiara dopo 28 anni chiude le porte

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Dopo 28 anni chiude l’ Hospice Santa Chiara, la casa di cura convenzionata con il SSN per l’accoglienza e il trattamento di malati terminali. 

L’Hospice Santa Chiara di via San Giovanni di Verdara, gestito dall’Istituto delle Suore Francescane Elisabettine e dedicato a persone affette da malattie non più guaribili, chiude formalmente da oggi, 30 settembre 2022. 

L’hospice, accolto nella casa gestita dalle suore elisabettine in via San Giovanni di Verdara, era nato nel 1994 per accogliere i malati di Aids, mentre dal 2006 una parte della struttura è stata dedicata all’hospice.

 “A quanti, a qualunque titolo, sono entrati in contatto con Casa Santa Chiara, comunichiamo che dal 1° ottobre 2022 la struttura sarà chiusa. –  sono le righe che si leggono dal sito della struttura –  Ragioni di causa maggiore hanno portato a questa sofferta e dolorosa decisione“.

Da marzo 2021 Casa Santa Chiara aveva scelto di essere esclusivamente residenza per malati terminali con dieci posti letto, punto di riferimento per la città di Padova.

Nota Ulss 6 Euganea

A confermare una nota dell’Ulss 6 Euganea ” Da alcuni giorni non vi erano più persone ospitate. I pazienti della struttura, convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, sono infatti già stati dirottati o trasferiti nelle ultime settimane verso l’Hospice Paolo VI all’Opera Immacolata Concezione della Mandria, che ha potenziato la propria ricettività durante il mese di settembre. –  si legge –  L’Ulss 6 Euganea evidenzia come ci sia stata una forte interlocuzione fin dalla prima segnalazione avvenuta nel mese di agosto, con l’Istituto delle Suore Francescane, atta ad evitare la chiusura, offrendo anche proprio personale a supporto e in sostituzione di quello dimissionario

Il 12 settembre viene comunicata la decisione della chiusura dal 30 settembre, con una lettera in cui le Suore Francescane Elisabettine la attribuiscono a: le improvvise e contemporanee dimissioni di diversi operatori e la generalizzata carenza di personale sanitario e una retta giornaliera, ritenuta non adeguata a sostenere i costi reali dell’hospice.

Circa questo secondo punto va sottolineato  –  comunica Ulss 6 Euganea – che la tariffa giornaliera è definita con delibera regionale, non può essere modificata dalla Ulss, ed è la stessa per tutti gli Hospice del Veneto.

In data 13 settembre Il Centro Servizi per Anziani Altavita IRA di Via Beato Pellegrino a Padova ha comunicato all’Azienda Ulss 6 la disponibilità ad avviare progressivamente un’attività di hospice presso i propri spazi.

Sono in corso valutazioni congiunte tra l’Azienda Ulss e Altavita IRA per identificare gli spazi, il personale e le risorse da dedicare a questa attività, che potrebbe riprendere gradualmente nelle prossime settimane