sabato, 27 Aprile 2024
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Conegliano, scippi ai danni di anziani: scattano tre misure cautelari

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Gli indagati si recavano a ricettare i monili presso vari esercizi compro-oro, per poi spendere il denaro in vacanze o alcol

Derubano gli anziani avvicinandoli con una scusa per poi aggredirli strappandogli la collanina o altri monili d’oro: custodia cautelare per tre giovani.

L’indagine, iniziata a giugno scorso a seguito di una serie di reiterati eventi delittuosi commessi con modalità similari, ha avuto il compito di dare una risposta a numerose persone offese, quasi esclusivamente anziani, aggrediti sulla pubblica via e scippati di collane e ori da giovani non facilmente identificabili, poichè agili, pronti alla fuga immediata e quasi mai riconosciuti in volto dalle vittime.

Come avvenivano gli scippi

Il modus operandi di tali scippi era collaudato e simile in ogni episodio: la persona offesa, di solito di età avanzata, veniva avvicinata con una scusa (o sorpresa alle spalle) e le veniva strappata sovente la catenina dal collo. Dopodichè gli indagati si recavano a ricettare i monili presso vari esercizi compro-oro, per poi spendere il denaro per vacanze e pernottamenti nei posti balneari, in hotel a 4 stelle, con abuso di alcol e acquisto di sostanze stupefacenti.

L’indagine

L’indagine, condotta dagli investigatori del Commissariato di Conegliano, è partita inizialmente da singoli episodi, ponendo una mirata attività di confronto tra i vari elementi indiziari e incrociando tutti i dati, sino a determinare che i possibili autori fossero da ricercare in un gruppo di giovani residenti o domiciliati a Conegliano, facenti parte di un gruppo che frequentava la zona denominata “Biscione”, di origini straniere e con precedenti di polizia, già sottoposti a misure di prevenzione in passato.

I tre indagati e gli scippi commessi

In particolare un cittadino senegalese, classe 1997, residente in città e destinatario di avviso orale, già tratto in arresto ad agosto 2022 per uno scippo commesso il 9 agosto, è stato incolpato dei seguenti delitti:
– 15 luglio 2022 in Via vital: furto con strappo di una collana ai danni di una donna classe 1964, in concorso con altra persona non individuata (con cui avviene uno scambio di vestiti per eludere le indagini)
– 21 luglio 2022 in Via Rovigo (zona Parè): furto con strappo della collana ai danni di una signora classe 1942;
– 4 giugno 2022: ricettazione di un collier d’oro derivanti da una rapina avvenuta in Via
Giorgione il 4 giugno 2022 ai danni di una signora classe 1947;
– 8 luglio 2022: ricettazione di un collier d’oro avvenuta a Conegliano in Via manin ai danni di una signora classe 1944;
– 11 luglio 2022: ricettazione di una collana in oro giallo compendio di furto con strappo avvenuto in Corso Garibaldi ai danni di una donna classe 1952
– 2 agosto 2022: ricettazione in concorso con un altro indagato, classe 1999, di un girocollo tubolare sottratto nel corso di uno scippo in via Brigata Marche ai danni di un anziano classe 1938;
– 19 agosto 2022: ricettazione in concorso con un altro indagato, classe 1999, per uno scippo avvenuto ai danni di un’anziana classe 1950.

L’incolpato, che è destinatario di misura dell’obbligo di firma in Commissariato da parte del G.I.P. del Tribunale di Treviso, è noto alle cronache per un’aggressione consumata nel 2020 ai danni di un giovane albanese (pena patteggiata e sospesa a 2 anni di reclusione).

Un altro straniero di origini marocchine, classe 1999 residente a Mareno di Piave, anch’egli destinatario della misura cautelare disposta dal G.I.P. di Treviso dell’obbligo di dimora con obbligo di permanenza domiciliare notturna, è accusato invece di uno scippo avvenuto a Mareno il 3 agosto (commesso in concorso con un complice non identificato). La collana sottratta in Via Distrettuale ad una donna classe 1947 (il cui ciondolo raffigurava il defunto marito) era del valore di 1.500 euro, era stata subito rivenduta ad un compro- oro a Treviso per 400 euro). La vittima era stata avvicinata in quell’occasione da due malviventi (uno non compiutamente idenficato);con la scusa di chiedere l’ora gli era stata strappata dal collo la collana.

Un terzo destinatario di misura è accusato invece di 3 episodi di ricettazione di monili derivanti da scippi avvenuti in Via Battisti il 7 luglio (persona offesa è una donna del 1932 e la somma ricavata è di 262 euro ottenuta da un compro-oro di Conegliano), il 12 luglio in Via dei Cappuccini (persona offesa è una donna classe 1949 e la somma ricavata è di 1290 euro ottenuta da un compro-oro di Treviso) e in Via Settembrini il 29 luglio (persona offesa è un uomo di classe 1948, i cui monili hanno comporta un lucro illecito di 256 euro presso un compro – oro di Susegana).

La misura di custodia cautelare

La locale Autorità giudiziaria, sulla scorta del quadro indiziario fornito dal Commissariato di Conegliano ha pertanto disposto la misura della custodia cautelare, eseguita giovedì mattina nei confronti di tre soggetti, classe 1997 e 1999 (tra loro connessi sia nelle frequentazioni che nelle sistematiche attività delittuose), che sono stati individuati sia grazie ad una attività di raccolta e censimento di informazioni e dati carpiti dagli esercizi commerciali abilitati all’acquisto di ori e preziosi (monitorati dai poliziotti del Commissariato non solo in città ma anche nell’intera provincia), al fine di individuare di volta in volta i canali di monetizzazione rapida degli oggetti preziosi rubati prescelti dagli indagati, sia analizzando, ove possibile, telecamere comunali e private e tabulati telefonici degli indagati.

Gli investigatori hanno individuato così numerose vendite di gioielli, risultati collegati e concomitanti alle rapine e furti con strappo (sono stati denunciati in tutto 14 episodi, setacciando decine di esercizi compro- oro della provincia e rintracciando tutti gli oggetti sottratti nel corso dei crimini). Tutti i gioielli sottratti sono stati restituiti (7 cittadini di Conegliano sono stati convocati per la restituzione), o comunque rintracciati e riconosciuti dai legittimi proprietari, anche se purtroppo già sottoposti a fusione.

In alcuni casi gli indagati ricorrevano ad espedienti per non destare sospetti, scambiandosi gli abiti dopo i colpi, facendo ricettare la merce ad altri complici e indossandola davanti all’esercente del compro-oro prima della cessione per non destare sospetti.

Sono stati individuati presso vari compro-oro ulteriori gioielli individuati ceduti dagli indagati ad esercizi compro-oro (per un valore di altre migliaia di euro), di cui gli inquirenti sono ancora alla ricerca dei legittimi proprietari.

 

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