sabato, 27 Aprile 2024
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Lettera di Fratelli d’Italia al Liceo Marco Polo di Venezia per bloccare le carriere Alias, la preside: “Richiesta impropria e irricevibile”

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La dirigente scolastica Maria Rosa Cesari: “Un partito politico a che titolo si sente in diritto di scrivere ad una scuola esprimendosi sul documento che la scuola redige, sentito il consiglio di istituto e il collegio docenti?”

La preside del liceo Marco Polo di Venezia, Maria Rosa Cesari, ha ricevuto una lettera dai vertici locali di Fratelli d’Italia con una richiesta impressa su carta intestata: quella di interrompere le iscrizioni con “carriera alias”, vale a dire i percorsi scolastici che consentono agli studenti transgender di sostituire il nome anagrafico ricevuto alla nascita. Anita Menegatto e Andrea Barbini (delegati comunali rispettivamente a “Istruzione” e “Famiglia e valori non negoziabili”) hanno sostenuto che la pratica sarebbe contraria all’art. 479 del codice penale, che punisce la falsità ideologica. E hanno dunque intimato la dirigente scolastica a fermarla, aggiungendo che in caso contrario esporrebbe gli stessi insegnanti ad essere perseguibili di reato. Maria Rosa Cesari, però, non solo rimane sulla sua posizione, ma definisce queste richieste “irricevibili”.

“A prescindere dall’approccio non approfondito e non consapevole, che cita leggi senza che vi siano effettivamente delle connessioni, la cosa che più mi ha irritato sono le conclusioni della mail – afferma -. Dichiarano infatti di ritenere inopportuno che la scuola si faccia carico di inserire la carriera alias nel Ptof. Loro? Lo ritengono inopportuno? Ma un partito politico a che titolo si sente in diritto di scrivere ad una scuola esprimendosi sul documento che la scuola redige, sentito il consiglio di istituto e il collegio docenti? Non hanno rispettato i ruoli. Non hanno rispettato l’autonomia. Prima di mandare un documento ad un dirigente scolastico poi dovrebbero capire di cosa parlano. La carriera alias da noi c’è dal 2021 ed è stata approvata all’unanimità delle componenti del consiglio di istituto”. La preside ha dunque scritto una circolare al corpo insegnante, rendendo noto il fatto, e confermando che il liceo proseguirà sul percorso iniziato “perché per noi queste sono questioni etiche, non politiche”.

“Di fronte a un’ingerenza grave e del tutto inaccettabile ho presentato una interrogazione al ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara per chiedere quali iniziative intenda assumere per difendere il principio dell’autonomia scolastica del Liceo artistico Marco Polo di Venezia – afferma il senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, Andrea Martella -. Ho inoltre chiesto se non ritenga di dover stigmatizzare le azioni poste in essere da parte di movimenti e forze politiche nei confronti della dirigente scolastica rispetto a strumenti come la carriera alias, comunque attivabili a tutela di persone e famiglie che ne hanno fatto o intendono farne richiesta. Riteniamo che le iniziative mosse nei confronti del liceo Marco Polo siano davvero gravi e motivate solo da ragioni ideologiche. La scuola intesa come comunità di persone deve essere messa al riparo da forme di strumentalizzazioni come quelle a cui stiamo assistendo”.

“Abbiamo presentato una mozione (sottoscritta dal Partito Democratico e da altre forze di opposizione) per esprimere solidarietà al liceo Marco Polo e condannare con forza l’ingerenza di Fratelli d’Italia nelle attività della scuola – scrive Monica Sambo, segretaria del Pd veneziano – Ancora una volta sui diritti la società civile guarda avanti, mentre la destra non sa fare altro che remare controcorrente. Il Comune esprima solidarietà al Liceo Marco Polo e condanni le azioni di FdI”.